NICHOLAS MASETTI
Cronaca

Gli sviluppi dell’inchiesta: "Non sapevamo chi era alla guida". Guai in vista per i due sulla Bmw

I giovani a bordo dell’auto del 22enne che ha causato l’incidente avrebbero detto all’Arma di non conoscerlo. Rischiano di essere indagati per favoreggiamento. Mohamed, fermato, è alla Dozza in attesa di convalida

Carabinieri, 118 e vigili del fuoco sul luogo della tragedia a San Matteo della Decima

Carabinieri, 118 e vigili del fuoco sul luogo della tragedia a San Matteo della Decima

Sant’Agata Bolognese (Bologna), 3 giugno 2025 – Tre comunità sotto choc, un padre di famiglia morto. Una figlia minorenne che ancora non può credere a quello che è successo. Una famiglia, quella del 22enne fermato, che ha cercato subito di collaborare con i carabinieri per far sì che il proprio figlio confessasse.

Mohamed Yazini Amine, fermato, si trova in carcere alla Dozza in attesa di essere ascoltato. Difeso dall’avvocato Manlio Guidazzi, è accusato di omicidio stradale e tra oggi e domani ci sarà la convalida. Ma nel registro degli indagati potrebbero finirci anche i due amici che erano in macchina con lui nella notte tra sabato e domenica. Italiani, rispettivamente di 19 e 26 anni, hanno entrambi precedenti relativi allo spaccio.

Quando i carabinieri li hanno soccorsi, una volta che si erano scontrati con la Bmw bianca contro la Fiat Tipo blu guidata dalla moglie della vittima Bruno Ansaloni, 56enne, i due, alla domanda di chi fosse alla guida della macchina, avrebbero fatto finta di nulla, dicendo: "Non lo conosciamo, abbiamo solo chiesto un passaggio dalla festa. Ma perché ci siete stati dietro? Non abbiamo fatto niente".

Ma in realtà i due giovani sono amici del 22enne marocchino, scappato a piedi verso casa, da San Matteo della Decima, frazione di San Giovanni in Persiceto, a Castello d’Argine. Proprio quel comune dove aveva l’obbligo di dimora per precedenti legati allo spaccio, dopo essere stato arrestato nel novembre scorso a Parma. E a Castello d’Argile vivono anche i suoi due amici. Per questo il loro racconto non torna e potrebbero essere indagati per favoreggiamento, con le indagini che sono coordinate dalla pm Francesca Rago.

Increduli invece i genitori del 22enne marocchino, famiglia integrata e conosciuta nel territorio, che si sono visti i carabinieri della compagnia di San Giovanni in Persiceto arrivare a casa, alla ricerca del figlio. Ma Mohamed era già rientrato, si era cambiato ed era uscito. Così è stato intimato a presentarsi in caserma e lo ha fatto in compagnia del padre. Attesi anche gli esiti dei test tossicologici del ragazzo, per capire se avesse bevuto o fosse drogato, dato che a bordo della Bmw sono state trovate piccole dosi di cocaina.

A Sant’Agata Bolognese invece i cittadini sono preoccupati per le condizioni della moglie di Ansaloni, 52 anni. La donna è stata subito operata dopo l’incidente, all’ospedale Maggiore. Si trova ancora nel reparto di Rianimazione, in prognosi riservata. Ma le sue condizioni sono stabili.