Glicini Bologna, meravigliosi dopo la pioggia

La fioritura in anticipo bloccata dal calo delle temperature. Ora il trionfo

Giovanni De Paulis davanti al suo glicine

Giovanni De Paulis davanti al suo glicine

Bologna, 25 aprile 2019 - Quando è arrivata in città la primavera? Si potrebbe facilmente affermare che, nel momento in cui abbiamo iniziato a notare per le strade, macchie tra il lilla e il viola-grigio, ecco, in quell’attimo la stagione dei primi tepori stava davvero facendo capolino. Questo è successo ormai un mese fa, con l’arrivo di un caldo improvviso che con sé ha trascinato la fioritura inaspettata dei glicini. Quelli del 2019, va detto, verranno ricordati come precocissimi, già in passerella all’inizio di aprile. Ma anche come “interrotti”, perché la grande pioggia dei giorni scorsi, ha decimato le spettacolari fioriture che stavano brindando alla bella stagione, arrampicate alle mura antiche della città, striscianti sui palazzi, attorcigliate sulle reti, ingarbugliate alle ringhiere delle case a formare ombrelli profumati nei posti più disparati, spesso a ombreggiare le isole di rifiuti, fateci caso.

Ma non tutto è perduto, perché gli alberi cresciuti nelle posizioni più riparate, hanno resistito alla tormenta e ora possono ancora pavoneggiarsi. Gli esemplari risparmiati li troverete nelle strade forse meno battute dal passeggio di massa, addirittura in periferia, come il glicine di via Fioravanti, poco dopo la gelateria, in un giardino condominiale privato che dà sulla strada, che sta lì a godersi la posizione di traverso. O a Sabbiuno, vicino al Memoriale ai Caduti, al civico 17, dove in molti oggi potrebbero recarsi. Il più sfavillante, e orgoglio del suo padrone, è quello di via Ravone 5 di Giovanni De Paulis, con una fioritura entusiasmante che ancora prosegue. In aiuto degli appassionati, in ogni caso, ecco che arriva la mappa partecipativa, pubblicata dal 2017 dal sito della manifestazione Diverdeinverde e continuamente aggiornata anche dai cittadini, con i tondini violetti che indicano la presenza di fiori in grappoli. E a far godere, ancora un po’, del profumo e della visione di questo rampicante seducente, una papillionacea i cui fiori ricordano miriadi di farfalle, arriva uno dei trend del 2019 in fatto di gardening: già da un po’ si nota in alcune vetrine ‘verdi’ della città, la presenza di glicini in vaso, senza alcun tipo di appoggio e una forma ad alberello con il legno nodoso e attorcigliato che sorregge una armoniosa cascata di fiori.

È un’architettura forse un po’ eccentrica e addomesticata, rispetto al glicine, così selvaggio, romantico ma primitivo, però è bella. Tra i più ambiti c’è il glicine bianco, come quello visibile lungo il portico di via Farini, probabilmente della specie Shiro-Noda, conosciuta anche come Longissima Alba e Snow Showers, che si mostra meno spavaldo, dai fiori candidi e insoliti, che ricordano immediatamente il minimalismo giapponese.

Se ancora non possedete un rampicante profumato, è il momento di accoglierne uno in giardino o in cortile: pare non sia così permaloso come altre piante. Floribunda Black Dragon, l’unico a fiore doppio, o Wisteria floribunda ‘Pink Ice’ dagli splendidi racemi rosa che sfumano al bianco, a ognuno il suo.

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