Goliardi soddisfatti con Loris Rabiti della Libreria Docet
Bologna, 16 marzo 2018 - È la sera di mercoledì 14 marzo. La balla del Vascello della Goliardia bolognese mette a segno una grande 'impresa': "l’uccellagione di un papyro settecentesco" in mano a una statua di Dante Alighieri all'interno della libreria Docet (FOTO). Per il pubblico poco avvezzo alla tradizione goliardica, l’‘uccellagione’ prevede la ‘messa in sicurezza’ (leggi: sottrazione) di un oggetto mal custodito – rigorosamente senza danneggiarlo in alcun modo – per restituirlo poi dietro giusto ‘riscatto’, goliardicamente inteso. Che è sempre declinato in bacco, tabacco o venere.
L’oggetto in questione è un documento risalente al 1747 lasciato «all’ira degli elementi» (secondo i goliardi, è ovvio) dalla libreria in via Galliera 34, e affidato alla mano della statua di legno del Vate. «Ricolmi di ardore alla vista del nostro ‘conditor vulgaris’ – rivelano gli interessati – la ciurma ha ben pensato di procurare lunga biscaglina e di donar conforto alla lasciva presa del Sommo Poeta che, chiuso nel suo loggione, e probabilmente per silenzio assenso, non ha trovato nulla da ridire». Tradotto, i goliardi hanno sostituito la pergamenta del Settecento in mano alla statua di Dante con un «Papyro di Uccellagione a Firma dell’ Ammiraglio Francis Drake XVI», un sostituto redatto da loro, con annessa lista dei pagamenti per il riscatto che il responsabile Loris Rabiti avrebbe dovuto loro in cambio della restituzione dell’oggetto ‘uccellato’.
L’incontro per il riscatto si è tenuto quindi stamattina, quando il signor Rabiti (divertito e disposto a stare al gioco), avvisato dell’arrivo della balla del Vascello ha accolto di buon grado il colorito gruppo di universitari e pagato il tremendo riscatto richiesto (cioè ha offerto loro una bottiglia di whisky).
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