Bologna, 11 agosto 2024 – Giovane, gourmet e per niente influencer. Eppure farebbe un figurone. Ma è troppo occupata Eliana Ortu, a lavorare e a dar la caccia alla materia prima più buona e naturale. Come se le sue radici sarde, che le derivano dalla mamma e da una grande famiglia di donne appassionate, si fossero impossessate della sua urbanità che oscilla sempre tra Bologna, dove è nata 31 anni fa e l’Isola, che è sempre con lei quando è ai fornelli.
Ecco il menù dei piatti: Menù di Ferragosto, inno all’estate: in tavola vince il pomodoro
Forse anche per via di una zia famosa come cuoca vegetariana, Pina Siotto, che da decenni predica la ricerca dell’ingrediente e della cucina di vegetali, ma non pretenziosa e mai modaiola.
Eliana Ortu è la nostra gourmet di Ferragosto e ha deciso di imbandire un menu che, dall’antipasto al dolce, è preso per mano dal pomodoro, il frutto più amato di questa stagione caldissima e ormai protagonista anche dei nostri campi emiliani. Per fare parte della spesa, la giovane gourmet che ha fatto tante esperienze in varie cucine, ma che non ha ancora un posto suo (‘non è detto che l’avrò mai, dice, con quel realismo da piedi ben piantati a terra che la contraddistingue), ha scelto il Mercato Ritrovato in Cineteca, che sarà chiuso il 14 agosto, per poi riprendere vita dal mercoledì seguente dalle 17,30 alle 21,30 e tornare il sabato da settembre. "In generale amo fare la spesa nei mercati, scoprire cose nuove, sapori che poi ispirano una ricetta – racconta –, perché funziona così quando hai la passione per il cibo e per le preparazioni". Quelle che ha pensato per noi riflettono il suo carattere, una certa ricerca e piacere nel concettualizzare, senza però diventare pretenziosi. Esigenti sì, però."La curiosità mi ha formata e nella mia vita lavorativa, dedicata alla gastronomia cui sono approdata dopo il liceo scientifico, ho avuto la fortuna di conoscere persone e fare esperienze, in particolare Carlo Gaggioli che mi portava in giro per grandi eventi con lui, mi spronava a conoscere e ancora quando lo penso mi commuovo". Quello che più le rimane come eredità è un’"educazione al gusto" che sente lontana, spesso, nel mondo del cibo oggi, più preoccupato di apparire che di gustare, godere del buono e del ben fatto. Come nasce il menu del pomodoro di Ferragosto? "Ho pensato a un ingrediente con cui mi sarebbe piaciuto lavorare, preparare e mangiare, perché io sono drogata di pomodori e per fortuna che è arrivata la loro stagione, ce n’è in abbondanza e stimolano le sperimentazioni". E poi: "C’è il pesce, una grande coccola estiva se pensiamo a un pranzo in compagnia di amici che sono dovuti rimanere in città e che sognano il mare, quindi decido di portare in tavola un bel mare con la bontà dei vegetali".
In queste preparazioni c’è sempre il pensiero che corre su quelle tavole tanto conviviali con cui è cresciuta e con cui continua a vivere oggi, perché ogni volta che ci si trova in famiglia, il contesto diventa una sorta di Masterchef, con mamma e zie ai fornelli e il fratello che si diletta nei cocktail. "E’ il piacere della condivisione che ci sprona, la cucina bolognese è regina quanto quella sarda con cui sono cresciuta, anche se mia mamma ha sempre cercato di preparare quelle ricette bolognesi che imparava dalle signore". La fantasia al potere potrebbe essere anche un altro titolo di questo pranzo che non segue la strada più semplice e che mette in tavola crudo di gamberi con gazpacho di cuore di bue e anguria, pasta di farro integrale con pesto di pomodorini freschi (qui nella versione calda, ma si può anche preparare prima e servirla fredda), filetto di ombrina alla catalana, sorbetto alle pesche e pomodorini gialli.