Graffiti Bologna, niente intesa tra prefetto e Comune sul piano anti-scritte

Visconti: "Costringeremo i privati a pulire". Ma Palazzo d’Accursio mette un freno: "Per ora è prematuro avanzare delle ipotesi"

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Bologna, 21 maggio 2022 - La linea sui graffiti e gli imbrattamenti di muri e portici a Bologna, discussa ieri mattina nel corso di un comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza dedicato al decoro urbano e portici, fa ora leva su un’ulteriore proposta anti-degrado. L’idea consiste, sostanzialmente, nel costringere i privati (in gran parte condomini) a farsi carico della pulizia dagli imbrattamenti attraverso un avviso spedito dal Comune. É la stessa giunta, però, a comunicare in una nota come il progetto, in realtà, sia ancora da valutare : "Al momento è prematuro avanzare qualsiasi ipotesi nel merito. Il progetto verrà presentato all’esito dell’istruttoria e quando saranno ultimate tutte le verifiche dal punto di vista anche giuridico. La collaborazione con la Prefettura e le altre istituzioni è per questo percorso molto preziosa ".

Dal suo canto, il prefetto aveva fatto riferimento a un incontro con il sindaco Matteo Lepore, dove si era discusso a lungo deli " aspetti degradanti di questa realtà, queste scritte spesso ingiuriose e farneticanti. Ci siamo detti che questa città deve essere accudita e curata in questo dettaglio". La difficoltà è appunto legata al fatto che gran parte di muri e portici appartengono a soggetti privati, quindi l’amministrazione pubblica ha difficoltà ad intervenire in prima battuta e a imporre la pulizia delle superfici da scritte e imbrattamenti. "Mi sto confrontando in queste ore con la magistratura, sia del tribunale che della corte dei conti, per capire se è possibile intervenire con la clausola del solve et repete".

Nella sostanza, secondo Visconti, il Comune "interpella i privati, chiede di fare la pulizia e qualora non venga fatta nei termini stabiliti interviene il Comune con le sue disponibilità economiche per poi rifarsi sul cittadino». Le possibilità di raggiungere l’obiettivo, e combattere nel migliore dei modi il degrado rilasciato dai graffiti, dovrebbero dunque fare leva su un nuovo piano che traduca la cura e l’attenzione per la città in due protagoniste assolute. Soprattutto perché questa strada, come aveva assicurato il prefetto prima della nota del Comune "sembra assolutamente praticabile. Ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere, ma ci si avvia su questa soluzione. Se questo sarà, per Bologna sarà un grande successo".

 

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