Graffiti a Bologna, il piano del Comune: "Una ditta specializzata"

La lotta alle scritte si combatte in una ventina di strade, anche su edifici privati. L’assessore Borsari: "A fine anno il bando per un appalto dedicato"

Bologna, 11 novembre 2022 - La lotta ai graffiti è partita. Quasi ultimata la pulizia di via del Pratello, mentre a breve partirà l’imbiancatura dei civici 1,3,5 e 7 di piazza Malpighi. Poi toccherà alle vie dell’ex ghetto ebraico, per un totale di quasi venti vie del centro interessate. Il piano di contrasto al vandalismo grafico che prevede un investimento di 1,9 milioni di euro per ripulire il centro storico, è realtà.

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La novità è che l’intervento oltre agli edifici pubblici, riguarderà quelli dei privati, puliti a spese del Comune col criterio del silenzio assenso. In pratica, di fronte a muri pieni di scritte, l’amministrazione scrive ai proprietari specificando l’intenzione d’intervenire. E, a quel punto, entro 30 giorni, se non c’è alcuna risposta il Comune cancella i ’tag’. Nessuno ad oggi ha rifiutato l’intervento, mentre sono tanti coloro che si sono rivolti all’amministrazione per essere presi in considerazione.

Ma questo è solo il primo passo, visto che l’assessore ai Lavori pubblici e alla manutenzione e pulizia della città, Simone Borsari, guarda avanti: "Dal prossimo anno faremo un appalto dedicato per la pulizia dei muri. Oggi gli interventi vengono svolti all’interno del contratto del ’Global service’ (che si occupa dei servizi manutentivi comunali in generale), ma entro fine anno faremo un bando per dare modo a una ditta specializzata di rendere strutturale il nostro percorso di pulizia dei muri".

A quando il via della nuova ditta specializzata anti-graffiti?

"Già nei primi mesi del 2023. Abbiamo dato il via a un cambio di passo nella pulizia della città. Siamo partiti dal centro storico, poi arriveremo in periferia. La lotta ai graffiti non ha colore politico, tutti collaborino".

Siete partiti da via del Pratello. A che punto siete?

"Ormai abbiamo terminato gli interventi di pulizia dei muri. Le lettere ai privati le abbiamo inviate quest’estate, abbiamo atteso i 30 giorni per il silenzio assenso e a metà settembre siamo partiti. Per le altre strade abbiamo inviato le lettere in questi giorni".

I ’tag’ sono tutti cancellati?

"Abbiamo pulito i muri, ma lasciando le opere che hanno un valore artistico. Con l’aiuto degli esperti della commissione di arte pubblica, abbiamo salvaguardato i murales di pregio".

Avete firmato protocolli intesa con le associazioni dei proprietari?

"Sì con Aspi e Confabitare. L’obiettivo è incentivare gli interventi dei proprietari dei singoli edifici, concedendo gratis il suolo pubblico ai cantieri ed esentandoli dal canone per gli impianti pubblicitari . L’obiettivo è che anche le associazioni dei proprietari promuovano la riqualificazione di Bologna".

In zona universitaria anche i comitati di piazza Verdi e via Petroni hanno pulito i muri...

"Sono tanti i volontari, che tengo a ringraziare, che hanno siglato con noi patti di collaborazione per prendersi cura degli spazi pubblici. E tanti altri che ci hanno chiamato per dare la disponibilità a pulire i muri della propria zona. Nel quartiere Porto Saragozza c’è l’associazione ’No Tag Dentro Porta’ che si dà da fare, così come i commercianti di via De’ Falegnami. Al Santo Stefano sono attivi Rotaract, i comitati di Piazza Verdi e via Petroni, quelli di Borgo Mascarella e Mascarella Vecchia, il circolo Pd centro storico, l’associazione ’Chiusi Fuori’".

Resta chi si lamenta della pulizia della città...

"Con Hera e le altre coop di gestione dei servizi ambientali abbiamo incrementato anche la pulizia della pavimentazione dei portici e aumenteremo le risorse per questo. Abbiamo anche pulito il Crescentone, piazza Re Enzo, le scalinate di Salaborsa e San Petronio. In più abbiamo introdotto lo spazzino di quartiere e presto ci saranno ulteriori novità".

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