Graffiti Bologna, un piano per combatterli. Il prefetto: “Sintonia con il Comune“

Attilio Visconti: “I privati? Le mie erano considerazioni generali, mai discusso di una strategia con Lepore“. Palazzo d’Accursio al lavoro su interventi mirati e vernici speciali

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Bologna, 22 maggio 2022 - Palazzo d’Accursio sta valutando una serie di strategie, efficaci, per individuarne una e cercare di stroncare il dilagante fenomeno del graffitismo in città. Tra queste potrebbe esserci anche un’azione ‘di rivalsa’ da parte dell’amministrazione, per così dire, nei confronti dei privati dopo aver proceduto autonomamente alla ripulitura dei muri. Ma tutto ipotetico, fanno sapere dal Palazzo, è solo uno scenario vagliato tra tanti, e comunque non ci sarebbe nulla senza un percorso preliminare con il coinvolgimento di tutte le parti. Questa la posizione del Comune il giorno dopo l’apparente corto circuito con la Prefettura, dopo che il prefetto, Attilio Visconti, ospite al talk show ‘Obeya’ della neonata ‘Tv Bologna’ aveva parlato della possibilità di interpellare "i privati, si chiede di fare la pulizia e qualora non venga fatta nei termini stabiliti interviene il Comune con le sue disponibilità economiche per poi rifarsi sul cittadino". Visconti, sentito dal Carlino , chiarisce le sue parole. "La mia intervista era di carattere generale, complessiva sulla città di Bologna. E dentro quel discorso ho parlato del tema graffiti. Ma facevo semplicemente un esempio di quello che stabilisce la normativa nazionale – sottolinea Visconti –, non c’era nessuna considerazione di stampo personalistico o riferita all’amministrazione comunale. Peraltro non ho mai parlato di strategie o di un piano sui graffiti con il Comune finora, è un tema non di competenza prefettizia. Posso dire però che qualora volesse metterne una in campo e volesse condividerla con noi, sarei felice di condividerla e sostenerla. C’è una perfetta sintonia tra Palazzo Caprara e Palazzo d’Accursio". Insomma, un vera rettifica del prefetto che chiarisce anche il contenuto dell’ultimo comitato per l’ordine pubblico. "Si è parlato di vari temi, dalla scarsità di illuminazione di alcune zone fino a certi reati. Anche dei graffiti, ma non di un piano. Ripeto, starà al Comune decidere e noi siamo disposizione".

Secondo quanto filtra, l’ipotesi di ‘rivalsa’ sui privati porrebbe diversi quesiti di natura giuridica al Comune, che potrebbe trovarsi – attualmente sono rarissime a Bologna le multe ai proprietari per graffitismo – a dover gestire dei robusti contenziosi. Piuttosto Matteo Lepore, che sulla lotta al degrado e sulla tutela del decoro urbano batte dalla campagna elettorale, potrebbe decidere per un’evoluzione rispetto ai più recenti patti di collaborazione con i privati, forse con interventi mirati e con vernici speciali anti riscrittura. Intanto la Lega attacca. "Tocca ai privati fare fronte all’incapacità del pubblico di gestire il decoro urbano? Assurdo obbligare i cittadini a sanare i danni provocati da incivili. Se Lepore non è in grado, ascolti le proposte dell’opposizione", scrivono Francesca Scarano e Giulio Venturi, consiglieri comunali.

 

 

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