
L’ingresso di Palazzo Re Enzo addobbato per la festa dei rossoblù; il patron Joey Saputo all’arrivo in piazza Nettuno e Cesare Cremonini presente al gran gala di fine stagione del Bologna (Schicchi)
Il patron non ha fatto grandi proclami, passando in rassegna i dovuti ringraziamenti ai simboli e alla città tutta, evidenziando tutto l’apporto che ogni singolo membro dello staff ha portato alla causa. Poche parole, ma sentite, con quella voce calma e decisa che ha sempre contraddistinto i modi del presidente. Poi una promessa, come 10 anni fa al suo arrivo a Bologna, rivolta alle istituzioni coinvolte in questi giorni di festa: “Non c’è due senza tre, quindi dico preparatevi per l’anno prossimo”.
Sorrisi, abbracci e fotografie di rito. La festa, seppur meno movimentata di quella andata in scena sul bus scoperto per le vie della città è proseguita anche questa sera con Vincenzo Italiano apparso disteso e sorridente. I pensieri per il rinnovo, il futuro e la prossima stagione sono rimasti fuori dalla porta.
“È stata l’occasione perfetta per ringraziare direttamente il presidente Saputo – commenta Giancarlo Tonelli, direttore generale di Confcommercio Ascom –. La città si è ancora stretta alla squadra con la società che ha saputo ancora essere un esempio, non solo a livello sportivo, ma anche per come dialogare e come costruire il rapporto con tutta la comunità. Il club ci ha ringraziato perché ha visto l’entusiasmo generatosi ancora una volta grazie alle vetrine rossoblù”.
Tra gli invitati anche Daniele Ravaglia, vicepresidente di Confcooperative Bologna e presidente di Bologna Welcome, che, oltre a fare gli immancabili complimenti a Orsolini e compagni per il risultato raggiunto, ha guardato più in profondità a quelle che sono state e saranno le ricadute su tutto il territorio grazie ai successi dei rossoblù: “Vorrei innanzitutto fare i complimenti alla squadra e alla società per questo ennesimo successo. Hanno saputo creare un senso di comunità senza precedenti, a Roma hanno dato vita a qualcosa di speciale, azzerando anche quelle che possono essere le differenze. Come Bologna Welcome poi non possiamo che essere contenti della riconquista dell’Europa. Già durante la Champions avevamo sperimentato importanti ricadute a livello economico. Abbiamo stretto accordi con gli enti turistici delle città da cui provenivano le squadre avversarie e diversi tifosi sono poi tornati a Bologna per visitarla non avendo avuto tempo durante le partite. Parlo di risvolto economico perché, al di là del risultato sportivo, c’è una ricaduta importante anche per l’occupazione. Il settore economico vale il 18% per il territorio e offre lavoro a 80.000 persone nella città metropolitana. Un nuovo anno in Europa sarà importantissimo per tutti”.