Green pass da Emule news, Procura in campo

Video-inchiesta del Carlino, indagano i magistrati di Roma. Chi scarica i certificati verdi è tracciabile, possono arrivare multe e denunce

Bologna, 10 gennaio 2022 - Un tempo i pirati del Web solcavano i mari di eMule alla ricerca dell’ultimo episodio della saga di Star Wars oppure dell’ultimo singolo dei Linkin Park. Oggi, con due anni di pandemia sulle spalle, il tesoro dei pirati del Web è diventato ben altro. Come documentato nella video-inchiesta del Carlino, il fenomeno esploso dopo l’introduzione del Green pass è proprio quello di condividere, più o meno consapevolmente, certificati verdi su eMule, software open source dedicato alla condivisione di file. Proprio di qualsiasi tipo. Compresi i Green pass, che diventano così fruibili e scaricabili da tutti, anche da chi di vaccinarsi non ne ha proprio intenzione ed è a caccia di un escamotage per aggirare il sistema. E ci riesce.

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Green pass col trucco scaricati da Emule (foto di repertorio)
Green pass col trucco scaricati da Emule (foto di repertorio)

È questa la sfumatura sconvolgente che abbiamo appurato in prima persona scaricando oltre 1.700 Green pass, che abbiamo poi testato sul campo, scoprendo il funzionamento di alcuni di questi, tanto da permetterci l’accesso a cinema, ristoranti al chiuso e tutti quei luoghi in cui, per entrare, è previsto il certificato verde. Un fenomeno questo su cui indagano al momento la Procura e la polizia postale di Roma, con i colleghi bolognesi pronti ad approfondire il tema in chiave locale al prefigurarsi delle ipotesi di reato. Sì, perché all’alba del 2022 la pratica del file-sharing è cosa nota, tanto che la polizia postale da anni lavora per tracciare chi scarica illegalmente da Internet e da software dedicati.

Gli Ip (il codice numerico usato da tutti i dispositivi per navigare) infatti sono rintracciabili, sia di chi condivide che di chi fruisce dei file. Scaricare da Internet infatti è illegale se fatto senza il consenso dell’autore del file ed è sanzionabile. Ma l’utilizzo che viene poi fatto dello strumento stesso di cui si entra in possesso, in questo caso di un Green pass in corso di validità, può comportare conseguenze ben più gravi di una multa.

Lo scenario che la nostra inchiesta apre e denuncia è il concreto rischio di persone che pur non avendone diritto, si trovino facilmente in possesso di un Green pass valido scaricato da eMule col quale andare in luoghi affollati e frequentati, rappresentando così un rischio per chi si trova intorno. E se quel possessore di certificato scaricato illegalemente da Internet fosse in realtà un positivo asintomatico e grazie allo stratagemma arrivasse a contagiare più persone intorno a sé? A questo punto l’ipotesi di reato potrebbe arrivare fino all’accusa di epidemia colposa. red.cro.

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