Grillini: "La città avrà un Gay Museum"

L’ex parlamentare punta in alto alla presentazione di ’Let’s Kiss’. Il sindaco Lepore: "Stiamo lavorando sulla memoria di Bologna"

Migration

di Benedetta Cucci

Un Franco Grillini molto in forma, loquace, dalla gran verve politica mai placata, annuncia: "Bologna avrà il suo Gay Museum". Come a Berlino, Londra, Parigi, San Francisco. Ci pensa poi il neo sindaco Matteo Lepore a fare un passo indietro, chiarendo che in Bolognina nascerà un museo della storia del Novecento – si sta cercando uno spazio – dove ci sarà anche una sezione dedicata alla memoria Lgbt su cui si lavorerà con le istituzioni culturali di riferimento. Ma è chiaro che l’entusiasmo di Grillini è alle stelle, sta assistendo alla realizzazione di tante istanze per cui ha lottato fin dalla prima ora del suo coming out, a 27 anni, quando nel 1982 fondò il Cassero in Porta Saragozza, divenendo testimonial di quell’orgoglio gay che viene raccontato da Filippo Vendemmiati nel film ’Let’s Kiss. Storia di una rivoluzione gentile’ prodotto da Genoma. La prima bolognese del documentario sarà al Pop Up Cinema Medica stasera alle 21 in un evento organizzato da Biografilm Festival con Film Commission e Comune. Poi sarà nelle sale e sul canale Sky dedicato ai documentari: "Ma vorrei tanto che l’estate prossima fosse proiettato in piazza Maggiore – suggerisce Grillini – del resto io sono un bolognese spalmato sui muri di questa città, come il ’rosso Bologna’".

E questo è un altro motivo che rende l’ex parlamentare così energico, ovvero questo film che l’ha portato anche dall’altra parte del mondo, a New York, per ripercorrere i moti di Stonewall. Tre anni fa, quando si iniziò a lavorare al progetto, Vendemmiati gli chiese se se la sarebbe sentita di prendere un aereo e lui disse di sì, perché i medici gli avevano detto di andare, gli avrebbe fatto bene il viaggio. Ma c’è anche da dire – e questo viene raccontato in prima persona – che Grillini ha accettato di fare delle cure sperimentali che evidentemente hanno dato i loro frutti. Difficile mantenersi diplomatici davanti a tutta questa nuova rivoluzione della società, per uno come Franco Grillini poi, che non perde occasione per ricordare quante cose ancora debbano essere fatte a favore del welfare delle persone Lgbt povere e in difficoltà. "E’ una mia vecchia idea – ha spiegato Grillini a proposito del progetto museale – e l’attuale sindaco aveva detto di sì anche in campagna elettorale a questa proposta e adesso lo dobbiamo realizzare: un bel museo con tutte le iniziative, gli archivi e i filmati. E’ una quantità di materiale gigantesca". L’anno prossimo il Cassero compie 40 anni, sarebbe l’occasione.

Lepore ascolta attento e risponde: "Ci dobbiamo lavorare, non ne abbiamo ancora parlato". Poi però non si tira indietro, spiegando che insieme al suo predecessore ed ex sindaco Virginio Merola, nel suo ruolo odierno di presidente dell’Istituto Parri, "si sta lavorando a un progetto sulla memoria di Bologna. In Giunta – aggiunge – abbiamo anche una delega dedicata a questo, affidata all’assessore all’Urbanistica Raffaele Laudani, con l’idea di fare a Bologna uno spazio di racconto della sua storia in diversi luoghi da individuare. Fra questi sicuramente ci può essere spazio anche per un posto dedicato alla storia del movimento Lgbt e al ruolo che Bologna ha avuto nel ‘900".

Se le notizie dalla città progressista che è Bologna scaldano il cuore di Grillini, dal fronte dell’opinione pubblica arrivano segni preoccupanti. "Continuiamo a ricevere in rete messaggi violenti e offensivi contro Franco e contro il film – informa Filippo Vendemmiati – li abbiamo subito cancellati, ma prima li abbiamo copiati con nomi e cognomi. Sono in tutto una decina, decideremo se avviare un’azione penale".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro