Gruppo Maccaferri news, sequestrato capitale sociale di Sei Spa

La misura è stata disposta dal gip, l'ipotesi di reato per cui si procede è bancarotta fraudolenta per distrazione

La Finanza ha sequestrato il capitale sociale della Sei

La Finanza ha sequestrato il capitale sociale della Sei

Bologna, 23 luglio 2020 - La Guardia di Finanza di Bologna ha sequestrato l'intero capitale della Sei spa, con l'accusa di bancarotta fraudolenta. La misura è stata disposta dal Gip del Tribunale, Alberto Ziroldi, accogliendo la richiesta della Procura, nell'ambito di un procedimento penale a carico dei componenti il consiglio di amministrazione della Seci spa, holding del gruppo Maccaferri, e dei soci e amministratori della stessa Sei spa.

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L'ipotesi di reato per cui si procede è bancarotta fraudolenta per distrazione, dopo che, nel febbraio 2020, la Procura della Repubblica di Bologna aveva avanzato al Tribunale per le imprese richiesta di declaratoria del fallimento della Seci. Le indagini del nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza, oltre ad avere evidenziato "la preesistenza di una condizione di incapacità economica di Seci spa - fa sapere la Procura - si sono incentrate su una operazione di scissione risalente al 2017 in virtù della quale numerosi asset immobiliari e partecipativi sono stati trasferiti in favore della neocostituita Sei spa: estranea al 'gruppo Maccaferrì, ma il cui capitale sociale è interamente detenuto dagli indagati".

Il valore delle proprietà immobiliari trasferite è pari "a 57.639.632,56 euro: valore netto depurato dei debiti contestualmente fatti gravare sulla società neocostituita Sei spa", sottolinea la Procura. Il Gip Ziroldi, accogliendo la tesi degli inquirenti, ha quindi "ritenuto che sia stato indebitamente diminuito, per lo stesso valore, il patrimonio di Seci, a danno dei creditori".

L'operazione di scissione ha così prodotto "il consapevole depauperamento dei diritti dei creditori, risultando di natura distrattiva e, quindi, penalmente inquadrabile nell'ipotesi della bancarotta fraudolenta patrimoniale, perseguibile anche nella fase di istruttoria prefallimentare". Il sequestro del capitale sociale di Sei spa e del relativo patrimonio aziendale è dunque "finalizzato - spiega ancora la Procura - ad impedire ulteriori pregiudizi in danno delle ragioni dei creditori Seci che potrebbero derivare da atti di disposizione su quei beni", prospettiva che per il Gip "ha sostanziato l'urgenza di provvedere a istituire il vincolo di indisponibilità".

L'attività, sottolinea infine la Procura, è stata resa possibile "dall'approfondito impegno della Guardia di finanza, che ha consentito di ricostruire vicende economiche particolarmente complesse, anche in ragione della pendenza di procedure concorsuali, in relazione alle quali si è in attesa delle decisioni del Tribunale fallimentare".

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