REDAZIONE BOLOGNA

Hashish nascosto nello zucchero

"Ancora droga alla Dozza. Questa volta sembra che non arrivasse dall’esterno, ma dall’interno dello stesso carcere, da un detenuto a un altro, attraverso lo zucchero, dove era stata occultata. Ci riferiscono che si trattava di hashish. Già due settimane fa si era verificata l’overdose di due detenuti". È quanto denunciano Giovanni Battista Durante e Francesco Campobasso del sindaacato di penitenziaria Sappe. Un problema che secondo i due sindacalisti sta diventando "non più gestibile", a causa dell’assenza di controlli adeguati, come quelli con le unità cinofili. "L’attuale organizzazione degli istituti, attraverso la vigilanza dinamica, non consente neanche controlli adeguati all’interno delle sezioni detentive. Sembra che ormai anche alla Dozza la droga circoli in maniera incontrollata", sottolineano Durante e Campobasso. "Visto che la nostra amministrazione non è più in grado di garantire alcuna forma di sicurezza all’interno delle carceri, ci appelliamo ad altre autorità, Prefetto compreso, affinché si faccia qualcosa per cambiare questa situazione".