Hydro Holding, scatta lo sciopero "Qui i salari più bassi del territorio"

Sindacati pronti alla battaglia dopo la rottura delle trattative sul contratto integrativo di secondo livello

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Sciopero di otto ore alla Hydro Holding di Castello d’Argile. La protesta si è tenuta ieri contro la decisione dell’azienda di interrompere la trattativa sul contratto integrativo di secondo livello. "Riteniamo gravissima – dice Massimo Mazzeo, segretario generale Fim Cisl dell’area metropolitana di Bologna – l’indisponibilità dell’azienda ad affrontare la questione salariale che lascia i lavoratori della Hydro Holding con i salari più bassi del territorio, situazione ancora più grave visto il contesto economico. In azienda continuano infatti a essere presenti lavoratori inquadrati al secondo livello con salari sotto i 1.200 euro. A ciò si aggiunge che vengono comunque richiesti straordinari, che i profitti per l’azienda crescono, ma nulla viene redistribuito ai dipendenti e quindi sono in aumento le dimissioni".

La Hydro Holding è leader nella produzione di raccorderia per oleodinamica e assemblaggio di tubi flessibili raccordati e tubi rigidi sagomati. "Abbiamo proclamato lo sciopero – spiega Mazzeo – sollecitando i lavoratori ad astenersi dagli straordinari fino a quando l’azienda non sarà disponibile a un nuovo confronto per definire un’integrazione salariale per il 2022 e il 2023; nonché a definire una piattaforma integrativa con premio di risultati da realizzarsi entro il primo semestre 2023".

p. l. t.

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