MARIATERESA MASTROMARINO
Cronaca

I 120 cantieri della ricostruzione. Bonaccini riaccende le polveri: "A Roma hanno perso tempo"

"Molti di questi lavori potevano essere già finiti". Sul web la mappa interattiva degli interventi. Il nodo del rimborso dei beni mobili. "Solo per le auto, abbiamo richieste per 15 milioni".

I 120 cantieri della ricostruzione. Bonaccini riaccende le polveri: "A Roma hanno perso tempo"
I 120 cantieri della ricostruzione. Bonaccini riaccende le polveri: "A Roma hanno perso tempo"

La ricostruzione dei territori alluvionati dell’Emilia Romagna continua a pieno ritmo, e la Regione annuncia la creazione di nuovi cantieri, volti a mettere in sicurezza i fiumi in diversi Comuni colpiti dal dissesto. Sono in arrivo "120 nuovi cantieri che partiranno nelle prossime settimane per altri 100 milioni di euro complessivi, a cui seguiranno successivamente nella programmazione ordinaria di fondi tra Pnrr, fondi Fesr, Fsc, più complessivamente fondi europei, altri 430 cantieri per 360 milioni di euro – spiega il presidente regionale Stefano Bonaccini –. Nei prossimi mesi avremo un monte complessivo di mezzo miliardo di euro di lavori per centinaia e centinaia di cantieri". La complessità degli interventi e il coordinamento dei lavori è disponibile su un portale creato dalle istituzioni regionali, che comunica i progressi delle opere, con una mappatura dell’intero territorio. "Abbiamo aperto un portale per restituire ai cittadini ciò che succede nel proprio territorio – spiega la vicepresidente della Regione, Irene Priolo –. Ci sono anche video che raccontano alluvione e cantieri. È una narrazione puntuale degli avanzamenti".

Una mole di lavoro importante, che divide il territorio in sezioni e organizza gli interventi anche dal punto di vista economico. Partendo dal capoluogo, per esempio, si prevedono 69 opere per circa 105 milioni di euro. Numeri alti rispetto all’area di Ravenna, dove complessivamente sono 83 interventi per 85 milioni di risorse. Le cifre scendono a Forlì-Cesena, con un totale di 60 milioni per 60 interventi. Per la provincia di Rimini, invece, il progetto di ricostruzione prevede 31 cantieri per 18,9 milioni di euro. Per ripristinare le zone del Ferrarese il budget è di 16,3 milioni, perché ci sono in programma 44 cantieri. In provincia di Modena, le cifre sono intorno ai 33 milioni di euro per 77 interventi. Chiude il cerchio la provincia di Reggio Emilia con 43,7 milioni di euro per 70 interventi. Buona parte dei cantieri "poteva già essere conclusa – sottolinea il governatore –, se la procedura di nomina del commissario fosse stata programmata e decisa molto prima dal governo, pur riconoscendo il grande sforzo e lavoro del commissario Figliuolo".

Ma questa è solo la punta dell’iceberg, perché da risarcire c’è anche chi ha perso beni mobili. La Regione, tramite l’impiego delle risorse raccolte dalle donazioni, sta accogliendo le richieste di rimborso di chi ha perso il proprio veicolo durante l’alluvione, perché "i beni mobili sono esclusi da rimborsi – tuona il governatore –. Ma è davvero clamoroso che per rimborsare i beni mobili si debbano utilizzare le donazioni private". Al momento, le richieste ammontano a 3.600 per circa 15 milioni di euro; altre cinquemila domande, invece, sono in fase di elaborazione. Fari puntati anche sul personale che dovrà lavorare alla ricostruzione nei singoli Comuni. "C’è un’altra preoccupazione – precisa Bonaccini –, una criticità legata agli Enti locali che organizzeranno i rimborsi sul territorio. Siamo riusciti solo ora ad avere la possibilità di reclutare 216 persone per Comuni e province. Il problema è che vengono reclutati da graduatorie già aperte e una prima ricognizione fatta ci dice che sarà quasi impossibile trovarli, perché le graduatorie sono ridotte e poche. Mi auguro un ripensamento del governo".

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