I carabinieri recuperano un dipinto rubato da più di vent’anni

Il sequestro effettuato dal Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Trieste. L’inchiesta partita da alcune opere d’arte messe in vendita online

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Il quadro era stato rubato nel 2001 ad un uomo di San Lazzaro. Ora i carabinieri del Nucleo Tutela e Patrimonio culturale di Udine glielo hanno restituito.

Si tratta di un dipinto a olio su compensato, di autore sconosciuto, raffigurante ’Charles de Batz de Castelmore’, meglio noto come d’Artagnan. Questo è stato recentemente sequestrato presso l’abitazione di un acquirente che, in buona fede, lo aveva comprato tramite un esercizio commerciale online e di settore. L’operazione è stata portata a termine a Trieste dai militari del Reparto specializzato dell’Arma dei carabinieri (con competenza territoriale su Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige).

L’attività investigativa che ha consentito l’individuazione ed il recupero dell’oggetto prestigioso si inquadra nel costante monitoraggio dei siti di e-commerce che i militari del Nucleo Tpc svolgono al fine di contrastare la commercializzazione di beni culturali di provenienza illecita.

Era stata notata – dapprima su una piattaforma commerciale online e, in un secondo momento, sul relativo catalogo cartaceo - l’inserzione di un dipinto che attirava l’attenzione per il particolare soggetto rappresentato. I successivi approfondimenti investigativi, condotti anche in collaborazione con il Nucleo Tpc di Bologna e le stazioni dei carabinieri di Trieste via Hermet e Fogliano-Redipuglia, hanno consentito di accertare che il dipinto risultava potenzialmente corrispondente ad uno del tutto simile per tipo, dimensioni e soggetto rappresentato, censito nella ’Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti’.

Gli accertamenti, condotti attraverso il sistema informativo citato, hanno confermato la possibile corrispondenza dell’opera, per la descrizione del soggetto, delle dimensioni e del periodo di realizzazione, con quella notata sul web. Tuttavia, in assenza di fotografie, vi era l’assoluta necessità di effettuare ulteriori verifiche con il denunciante il furto dell’epoca che, individuato e prontamente contattato, ha riconosciuto - senza ombra di dubbio - il dipinto come quello sottrattogli a seguito del furto perpetrato da ignoti, nel luglio del 2001, nella sua abitazione a San Lazzaro.

I risultati delle indagini sono stati condivisi con la Procura di Trieste che, nel concordare con gli elementi d’indagine fino a quel punto raccolti, ha disposto il sequestro del dipinto e lo svolgimento di ulteriori accertamenti volti a ricostruire il percorso del dipinto dopo il furto.

L’olio su compensato è stato sequestrato a Trieste e gli accertamenti successivi hanno consentito di tracciare gli ultimi due passaggi che avevano portato il dipinto ad essere oggetto di compravendita di altrettanti privati tra Gorizia e Fogliano-Redipuglia, in entrambi i casi in buona fede. A termine delle indagini l’autorità giudiziaria ha disposto il dissequestro e la restituzione del dipinto al legittimo proprietario, a distanza di 21 anni.

Zoe Pederzini

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