REDAZIONE BOLOGNA

I Cau tornano nel mirino. Lo Snami diffida l’Ausl

Secondo il sindacato l’organizzazione dei Centri decisa senza contrattazione

I  Cau tornano nel mirino. Lo Snami diffida l’Ausl

Secondo il sindacato l’organizzazione dei Centri decisa senza contrattazione

Fine della campagna elettorale e fine anche della tregua sui Cau, i Centri assistenza urgenza. Lo Snami (il Sindacato nazionale autonomo dei medici italiani) ha inviato una diffida ufficiale all’Azienda Usl di Bologna dopo la delibera dell’azienda sanitaria che definisce le misure organizzative in merito al funzionamento dei Cau tra cui turni, reperibilità, compensi, regole di comportamento dei medici e funzioni dei referenti.

"Quest’anno hanno problemi a coprire i turni, ma il fatto è che non si sono limitati a dire che offrono una cifra in più a chi lavora nei Cau ma, in modo unilaterale hanno deciso ruoli, compiti e funzioni – sottolinea Roberto Pieralli, presidente provinciale Snami –. Hanno aumentato lo stipendio nei giorni festivi e prefestivi con una reperibilità di 12 ore per soli 50 euro lordi, inserite nuove figure di responsabili con una sfilza di funzioni, anche questa qualcosa come 300 euro. Insomma hanno definito un contratto unilateralmente cosa è impossibile senza una contrattazione con le parti sociali. Questa cosa la impugneremo e la faremo annullare. Poi la cosa grave è che manca una visione di respiro più lungo: i professionisti scappano da un posto per andare in quello meglio pagato, poi si riscoprono posti. Senza che ci sia una soluzione vera".

Andrea Longanesi, direttore sanitario dell’Ausl Bologna replica che "il regolamento ‘misure organizzative in merito al funzionamento dei Cau di cui alla dgr 939/2023’ costituisce un atto di fondamentale importanza finalizzato a garantire il buon funzionamento del servizio Cau che consente la presa in carico dei pazienti nelle situazioni urgenti di bassa criticità. Il regolamento è stato presentato alle organizzazioni sindacali il 26 settembre e il 26 novembre del corrente anno – precisa –. Le modalità organizzative e le tariffe proposte dal’Azienda trovano riscontro negli attuali accordi nazionali e regionali e sono gli stessi applicati alla continuità assistenziale (guardia medica). Tutto ciò premesso, è comunque stato convocato un nuovo comitato con i sindacati il 4 dicembre per valutare ulteriori osservazioni e istanze".

Dopo la denuncia dello Snami, la consigliera di Fratelli d’Italia, Marta Evangelisti, ha presentato un’interrogazione alla giunta regionale attraverso la quale chiede di fare chiarezza sulla delibera dell’Ausl relativa all’organizzazione dei Cau, auspicando che venga avviato "un dialogo con le organizzazioni sindacali in quanto le stesse lamentano il fatto che l’atto è stato assunto in maniera unilaterale".

Monica Raschi