Ha compiuto 100 anni. Stiamo parlando della signora Angela Frabetti di Crevalcore. E per l’occasione è andato a trovarla il sindaco Marco Martelli che le ha portato i saluti e i complimenti dell’amministrazione comunale dandole una pergamena. "Quando io le mie sorelle, Albertina e Alfonsina, eravamo bambine c’era una gran miseria – racconta la signora –. Subito dopo le elementari andammo a lavorare in campagna. Si zappava la terra, si seminava per i raccolti. A 14 anni lavoravamo a giornata; a 16 anni i sindacati ci mandarono nelle risaie come mondine. Ci dividevano a gruppi di 30 - 40 ragazze, ci assegnavano un posto dove c’era bisogno, sempre con i piedi nell’acqua e le bisce tra le dita. Ho una bella voce, sono intonata, e mi piaceva cantare. E allora lo facevo anche quando ero mondina. Poi è scoppiata la guerra, si andava nelle risaie lo stesso sotto i bombardamenti. Ci si spostava da un podere all’ altro, sempre nei dintorni di Crevalcore".
Un anno dopo la Liberazione Angela sposò Walter, che era stato per due anni prigioniero in Germania. E da sposata, continuò a fare la contadina e a lavorare la canapa, un altro lavoro molto duro. "Si tagliava la canapa – continua la centenaria -, la si metteva a macerare, poi la stendevamo al sole e la immagazzinavamo, per poi venderla. In autunno, si iniziava la semina del grano, ed in primavera dell’erba medica per dare da mangiare alle mucche".
E continua: "Le sere d’estate, con i parenti e con le famiglie che crescevano con l’arrivo dei figli, le passavamo nelle aie, a raccontarci delle storie, e a fare giochi semplici ma di compagnia. Questa è stata la mia vita fino al 1962, quando sono venuta con la famiglia ad abitare in paese. E qui abbiamo iniziato a condurre una vita più dignitosa di cui ringrazio ogni giorno sempre il Signore".
Pier Luigi Trombetta
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