
di Francesco Moroni
Dopo vent’anni ininterrotti, e uno di stop, torna il ciclo del centro studi ‘La permanenza del Classico’. Tre incontri in programma nei prossimi mesi che riprendono il filo della tradizione per continuare una riflessione collettiva sulla storia, sulla letteratura, sul mito, sull’attualità. ‘Di fronte ai classici’ è la rassegna che parte questo mese per terminare a settembre e, per la prima volta, si presenta a ingresso libero (fino a esaurimento posti), nell’aula Magna di Santa Lucia.
"Abbiamo iniziato nel 2002 e siamo resistiti anche alla pandemia – commenta l’ex rettore e professore emerito, Ivano Dionigi –. Dopo la pausa dello scorso anno, e venti anni ininterrotti di incontri, siamo tornati. Perché? Perché ce lo hanno chiesto in tanti, perché ce l’ha chiesto l’università, il rettore, e credo ce lo chieda anche il nostro dovere sociale ed etico. Queste serate vogliono portare un di più, vogliono essere una riflessione collettiva che torna ancora già urgente dopo la pandemia, con il Covid che ha agito come un gas nervino sui rapporti sociali".
Si parte allora il 18 maggio alle 21 con ‘Immaginare gli altri’: la scrittrice Dacia Maraini dialogherà insieme al collega Paolo Di Paolo sui classici antichi e moderni, rispondendo anche alle domande degli studenti dell’Alma Mater. Eschilo, Sofocle, Euripide, Virgilio e un focus particolare sulle figure di Antigone e Cassandra, con l’interpretazione di Giacomo Armaroli e Micaela Casalboni. Accompagnamento su musiche di Brahms, Beethoven e Schubert.
Il secondo appuntamento è previsto il 6 giugno nell’aula absidale (sempre alle 21) e sarà dedicato interamente a Elettra, eroina della tragedia greca: andrà in scena per l’occasione ‘Per Elettra. Brani e interpretazioni da Elettra di Sofocle’, spettacolo inedito, ideato e diretto appositamente per l’iniziativa dall’attore e regista Gabriele Portoghese, per l’interpretazione di Gaia Rinaldi e dello stesso Portoghese. Come introduzione, le riflessioni Federico Condello, professore dell’Alma Mater.
Si chiude il 28 settembre dopo la pausa estiva con ‘Il grido del pensiero’: un appuntamento aperto a tutti, ma pensato in particolare per gli studenti appena iscritti all’università e inserito nel contesto dell’Alma Mater Fest, proprio nei giorni delle immatricolazioni e dell’inizio di un nuovo percorso. Giacomo Armaroli e Micaela Casalboni interpreteranno i testi di Platone, Aristotele, Cicerone e Seneca, incentrati sulla priorità della conoscenza e dell’impegno politico. L’introduzione sarà affidata a Ivano Dionigi e alla giornalista e scrittrice Francesca Mannocchi con Francesco Brazioli al pianoforte e Agata Pace al clarinetto, entrambi studenti dell’Alma Mater, che eseguiranno musiche di Schumann e Chopin, per la regia di Nicola Bonazzi.
"Da buon ingegnere meccanico ho sempre partecipato alle serate dei classici con grande piacere - commenta sorridente Giovanni Molari, rettore dell’ateneo -. Sono sempre interessanti sia per l’aspetto culturale, che per quello che riguarda la comunicazione. Le ho sempre considerato uno straordinario momento di incontro".