I consulenti al governo: "Noi, decisivi per il Pnrr"

Riva (Assoconsult): "A disposizione per accelerare i tempi dell’applicazione"

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Continua a crescere il giro d’affari della consulenza manageriale in Italia. Con un aumento del fatturato stimato di 10,4 punti percentuali nel 2022 e un valore aggregato che, secondo le previsioni, sfiorerà i 6 miliardi di euro, il settore non ha subito battute d’arresto, nonostante l’attuale contesto di incertezza economica abbia fatto rivedere le stime leggermente al ribasso.

Le previsioni per il 2023 confermano il trend di crescita che dovrebbe attestarsi su una media del 9,4%. Sono questi alcuni dei dati che sono stati anticipati ieri a Palazzo di Varignana (Castel San Pietro Terme) durante il Consulting Day 2022, l’evento organizzato da Assoconsult, l’associazione di Confindustria che rappresenta le imprese di consulenza presenti in Italia.

L’iniziativa – a cui hanno partecipato, tra l’altro, l’assessore bolognese Massimo Bugani, il direttore del Centro Studi Confindustria, Alessandro Fontana, il ministro Renato Brunetta, Guido Crosetto, presidente dell’Aiad, Maurizio Marchesini, numero due di Confindustria per le filiere e le medie imprese e Isabella Malagoli e di Hera – ha avuto l’obiettivo di incoraggiare il dibattito sulle sfide che attendono il settore e sul suo impatto sull’economia e sulla modernizzazione del Paese, favorendo il confronto tra esperti, istituzioni e rappresentanti del mondo della consulenza.

Nello specifico, le previsioni elaborate dallo speciale Osservatorio di Assoconsult scattano una fotografia di un comparto che negli ultimi mesi ha svolto un ruolo determinante nella progettazione delle riforme e nella realizzazione degli investimenti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Un impegno che il mondo dei consulenti ha ribadito, cifre alla mano: su un totale di 300 miliardi messi a disposizione tra Pnrr e fondi strutturali in quattro anni, il settore stima che tra il 4 e il 5% sarà assorbito dalle società di consulenza. Una cifra che corrisponde a circa 12 miliardi di euro in quasi cinque anni.

"I numeri ci restituiscono l’immagine di una realtà che, pur risentendo degli effetti della crisi provocata dal Covid-19, ha saputo rialzarsi immediatamente per ricominciare a correre", ha dichiarato il presidente di Assoconsult Luigi Riva. "Oggi, grazie al nostro know how e alle nostre capacità, ci mettiamo a disposizione del governo che sta per insediarsi, perché quella del Pnrr è una sfida che ci vede protagonisti. Un’opportunità che rappresenta l’occasione per consegnare alle nuove generazioni un Paese migliore. È importante, però, il rispetto dei tempi. In questo senso, la programmazione dei progetti e la loro execution necessitano infatti di un supporto esperto e capace di ottimizzare sia i tempi sia le competenze".

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