
Continua il botta e risposta tra il ministero della Difesa e la sindaca di Marzabotto Valentina Cuppi sui fondi per il sacrario dei caduti. Il ministero guidato da Guido Crosetto "assiste, sconcertato e imbarazzato, alle menzogne che il sindaco del comune di Marzabotto, Valentina Cuppi, esponente di spessore del Pd, seguita a propalare da giorni", recita una nota durissima del ministero.
"Cuppi, dopo essere stata smentita sul presunto ‘taglio‘ del contributo della Difesa per il mantenimento dell‘omonimo sacrario – tempioossario del Comune di Marzabotto, contributo presentato in ritardo e fuori termini per una sua precisa responsabilità – continua a dare dimostrazione di non conoscere a fondo neppure i beni di proprietà del suo comune". Infatti, il sacrario, "come si evince dalle mappe catastali, risulta di proprietà del Comune di Marzabotto", in virtù di una sentenza dell‘ottobre 1967. Per il resto, il ministero conferma che nel 2024, "non appena saranno pervenuti i nuovi fondi, si provvederà a rivalutare il contributo in maniera adeguata rispetto a quanto preventivato nel 2023. E questo perché la Difesa considera – insieme agli altri sacrari militari – Marzabotto, una pietra miliare nella storia della Resistenza che nessuno può permettersi di non ‘curare‘ e, tantomeno, di ‘usare‘ per bassi e volgari scopi di propaganda politica anti-governativa che nulla interessano alla Difesa". Da qui, "si invita il sindaco di Marzabotto a inoltrare richiesta di contributo della Difesa nei termini previsti", aggiunge il ministero.
Controreplica la sindaca di Marzabotto, Cuppi, a proposito dei fondi per il sacrario. Un monumento – dice la prima cittadina – che "appartiene al ministero della Difesa, come attesta anche il cartello sul muro esterno del sacrario. Mi pare grave che il ministro non lo sappia e che dica che non abbiamo fatto richiesta di fondi in tempo, quando loro ci hanno dato comunicazione del taglio". Il Comune dell‘Appennino bolognese teatro della strage compiuta nel 1944 dai nazifascisti sulla popolazione inerme "si occupa della custodia, manutenzione ordinaria, pulizia, su richiesta del ministero, che annualmente propone al Comune una convenzione, riconoscendo un contributo". Quindi, rimarca la dem Cuppi, "non si sa bene di quale richiesta fondi si parli. Non ‘chiediamo‘ fondi per un bene nostro, ci prendiamo cura di un bene del ministero", sottolinea Cuppi.
Attacca il senatore di FdI Marco Lisei: "Ancora una volta le bugie del Pd non solo si sciolgono come neve al sole, ma sotto la neve si scopre che c’è tutta la loro incapacità amministrativa".
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