"I nuovi orari dei treni penalizzano i viaggiatori"

I comitati dei passeggeri preoccupati per le modifiche al servizio. Giusti: "Ok al potenziamento, ma le nuove corse faranno slittare i tempi".

"I nuovi orari dei treni  penalizzano i viaggiatori"

"I nuovi orari dei treni penalizzano i viaggiatori"

Ascoltare gli utenti prima di fare il progetto definitivo. A pochi giorni dalla delibera regionale che prevede il potenziamento del servizio ferroviario metropolitano fioccano le osservazioni dei comitati degli utenti, in particolare quelli della Bologna-Porretta e quelli della Bologna-Vignola, preoccupati per gli impatti previsti sugli orari e le coincidenze con la rete nazionale, oltre che sulla rispondenza del servizio alle esigenze dei passeggeri.

"Il potenziamento è certamente cosa buona -premette Maurizio Quartieri, presidente dell’associazione ’In prima classe per Bologna-Vignola’- Però tradisce un’impostazione per cui l’utente può solo adattarsi senza che ci si preoccupi di indagare bisogni e preferenze dell’utenza. Che si prospettino significativi cambiamenti nell’orario del servizio senza che né la Regione, né la Città Metropolitana si sentano in dovere di chiedere alle aziende ferroviarie di effettuare una rilevazione sul gradimento della nuova proposta di orario la dice lunga sulla supposta "centralità dell’utente", che pure viene continuamente sbandierata nei discorsi pubblici".

Solo un problema di metodo: parrebbe proprio di no anche secondo Valerio Giusti, del comitato per la ferrovia Porrettana: "Il nuovo passante ferroviario da Pianoro a Porretta prevede che tutti i treni circolanti sulla linea Porrettana allunghino la loro corsa fino a Pianoro, spostando avanti di 15 minuti tutte le attuali partenze dei treni. Come comitato esprimiamo forti perplessità su nuovi orari che impedirebbero a decine di lavoratori e studenti di raggiungere in tempo i luoghi di lavoro e di studio -scrive Giusti- Per esempio: gli studenti del Montessori di Porretta già adesso non possono utilizzare i treni all’uscita di scuola e devono ricorrere ai bus. Con questa modifica degli orari essi non potrebbero utilizzare i treni neppure in entrata". Critiche anche da Casalecchio, in particolare dal quartiere San Biagio: 6mila residenti in crescita costante: "Quando è stato progettato questo nuovo quartiere lo si descriveva come ‘smart city’ che per la sua prossimità alla linea ferroviaria . E invece anche in questo accordo non compare neppure una fermata del treno", commenta l’ex consigliere del M5s Stefano Stefanelli.

Gabriele Mignardi

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