CHIARA GABRIELLI
Cronaca

’I Platani’, furti a raffica: "Serve più sicurezza"

Il direttore Travia: "Azione a tenaglia con politica e forze dell’ordine nella zona". La Uil: "Proteggere gli operatori". Altri colpi a segno in case, negozi e uffici. .

Furti in serie alla Cra ’I Platani’ di via Serlio: avvisate le forze dell’ordine

Furti in serie alla Cra ’I Platani’ di via Serlio: avvisate le forze dell’ordine

"Tre colpi andati a segno e uno sventato nel giro di pochissimi giorni. Una frequenza del genere è preoccupante e fa capire la situazione del quartiere, sempre più difficile. C’è bisogno di un’attività a più ampio raggio, un’azione a tenaglia con le forze politiche e le forze dell’ordine. Servono le telecamere, servono i controlli. Noi ci siamo già attivati per una vigilanza più strutturata e per la videosorveglianza, ma è necessario un’intervento più incisivo". Sono le parole di Marco Travia , direttore della Casa residenza per anziani (Cra) I Platani, che conta 100 ospiti e che si trova in via Serlio. Qui sono state quattro le intrusioni solo nell’ultima settimana: spariti telefoni aziendali, tablet, oggetti dagli armadietti, una televisione. E la struttura ha denunciato ogni volta alle forze dell’ordine. Ma non è un problema isolato: colpi a segno ci sono stati anche negli uffici di fronte, nella farmacia e nelle abitazioni, senza contare le auto vandalizzate continuamente. Nella Cra I Platani, poi, non è la prima volta. "Non sono episodi isolati, ma si uniscono alle due precedenti intrusioni nel dicembre dello scorso anno – spiega la Uil Fpl Terzo Settore di Bologna, tramite il coordinatore Umberto Bonanno –. In quelle occasioni, al personale, sono stati rubati borse e anche carte bancomat usate per prelevare grosse somme di denaro o per acquisti nei negozi. Già in seguito al primo evento, ci siamo mobilitati, in una lettera abbiamo chiesto, ai vertici aziendali, l’installazione di un sistema di videosorveglianza. Sono passati cinque mesi dalla nostra richiesta – incalza il sindacato – e l’azienda dice che sta ancora raccogliendo preventivi". E la Uil specifica che "è stato diffuso un ordine di servizio nel quale viene imposto, agli operatori che fanno il turno notturno, di fare un giro di tutto lo stabile per vedere se ci sono intrusi, ma se trovano qualcuno come possono intervenire? Né l’infermiere né l’oss sono deputati a effettuare il servizio di guardiania, essendo operatori sanitari". La Uil chiede "il ritiro dell’ordine di servizio, anche per evitare aggressioni al personale da parte di malintenzionati, che l’azienda stipuli un contratto con un istituto di vigilanza e che ci sia, anche di notte, la presenza di un addetto alla sicurezza. L’azienda inizi i lavori di videosorveglianza in tempi brevi e non si arrivi al 2026. In assenza di risposte, proclameremo lo stato di agitazione, rivolgendoci al prefetto".

"Noi di certo non usiamo il personale come deterrente e stiamo facendo tutto il possibile per potenziare la sicurezza – sottolinea Travia –, ma è evidente che c’è bisogno di qualcosa di più per garantire la sicurezza del quartiere".