
Quando i social e le idee innovative dei giovani si intersecano, possono creare qualcosa di incredibile e utile. Da questa unione nasce I Portici di Bologna visti dai ragazzi, progetto di Pcto ideato e sviluppato da quattro studenti del liceo Fermi che, per puro caso, si sono imbattuti nel profilo facebook dedicato ai Portici di Asppinext. Guardando i post, gli alunni hanno deciso di intraprendere un’iniziativa culturale innovativa e tecnologica, che potesse promuovere l’immagine identitaria della città, supportati dallo staff della startup e dalla docente Antonella Merletto, tutor del progetto. Dal ricordo fotografico, infatti, i giovani talenti hanno creato un poster navigabile che, tramite un Qrcode, racconta la storia dei dodici Portici Unesco, attraverso i podcast della professoressa Merletto. Ma gli studenti, tramite Google Maps, hanno anche creato una mappa personalizzata che, passo passo, indica il percorso dei tratti interessati, segnalando anche le attività presenti sul territorio. Conclude il lavoro un video girato dai quattro giovanissimi, che con la realizzazione del materiale hanno svolto 50 ore di percorso formativo di scuola - lavoro. "La scuola bolognese è all’avanguardia, perché propone e non esegue soltanto", spiega Antonio Panzardi, direttore dell’ufficio scolastico regionale. Il preside del Fermi, Fulvio Buonomo, non potrebbe essere più orgoglioso: "questo lavoro – sottolinea –, ci fa capire il lavoro degli studenti, che sono partiti dalla consapevolezza di essere parte della comunità".
Gli allievi hanno scelto Asppi come alleato, che già nel 2019 ha "un patto d’intesa con il Comune per la riqualificazione dei Portici – evidenziano il presidente Enrico Rizzo e la vicepresidente Giorgia Giampietro –. I ragazzi hanno dato una visione giovane, abbiamo riconosciuto il loro impegno". Ma "essere iscritti alla lista Unesco è un percorso che va continuato – conclude l’assessore alla nuova mobilità, Valentina Orioli –. Bisogna comunicare, educare e coinvolgere principalmente le generazioni più giovani sul tema del patrimonio, che è uno spazio condiviso e pubblico". Il progetto dei quattro ragazzi grida forte che la missione è compiuta.
Mariateresa Mastromarino