I quattro sentieri dei Prati di Caprara

Inaugurati dal comitato Rigenerazione No Speculazione "Questo è un polmone verde della città che va preservato"

Migration

Un itinerario all’insegna dell’avventura e della natura selvaggia, per godere del verde presente in città. Questa l’iniziativa del comitato Rigenerazione No Speculazione, che ha organizzato un percorso di circa 3 chilometri all’interno dei Prati di Caprara: quattro sentieri differenti costellano il bosco, partendo da quello del Ravone (1280 metri), passando per quelli delle Pozze (506), Sentiero Pasolini (423) e Bufalo Bill (1270), fino al sentiero di mezzo (190).

Nomi scelti non a caso, proprio perché "sia Pasolini che Bufalo Bill sono personaggi illustri che hanno percorso questo verde e a cui noi vogliamo rendere omaggio", spiega Giovanna Anceschi di Rigenerazione No Speculazione.

In molti, incoraggiati dalle prime giornate d’estate, hanno già voluto provare quest’esperienza, lasciandosi avvolgere dal manto verde dei prati.

Un’esperienza diretta con la natura, insomma: lo spazio, aldilà di una grande alternanza fra prati e fusti, vanta più di 60 specie di uccelli e 300 tipi di flora catalogata. "È un percorso circolare, che incrocia alcune delle parti più belle del bosco e poco conosciute anche da chi è solito passeggiare qui. Durante la camminata si costeggeranno anche i due ettari che nel 2018 sono stati abbattuti per costruire una scuola: è un modo per mostrare come l’intervento dell’uomo danneggi la natura. Vogliamo valorizzare e far conoscere a fondo, attraverso questo percorso, come i Prati di Caprara siano un polmone verde che aiuta la città".

L’intento, è quello di far conoscere ai cittadini gli angoli più suggestivi, invogliandoli così a sostenere la protezione delle zone verdi, coniugando la bellezza di un’esperienza a cielo aperto con la possibilità di conoscere posti nuovi da scoprire.

Il tutto senza mai dimenticare l’importanza dell’ambiente: "Non si può parlare di svolta green se poi si distrugge ciò che già abbiamo - conclude Anceschi -, prima di pensare a piantare nuovi alberi, bisogna salvare quelli che abbiamo: qui ci sono piante monumentali che forniscono un servizio ecosistemico di grande valore. Basta incamminarsi in questo percorso per rendersi conto di come questo panorama sia eccezionale".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro