FRANCESCO MORONI
Cronaca

I sindacati: "Ricordare il motivo dello sciopero"

Dopo il corteo e le polemiche sulla tangenziale bloccata, i sindacati tornano sul caso della manifestazione. Primo Sacchetti (Fiom-Cgil Emilia...

Dopo il corteo e le polemiche sulla tangenziale bloccata, i sindacati tornano sul caso della manifestazione. Primo Sacchetti (Fiom-Cgil Emilia Romagna) si sfoga in un lungo post su Facebook, poi torna sulle parole di Galeazzo Bignami ("È stato un incidente cercato ad arte", ha detto al Carlino il capogruppo di FdI alla Camera). "Mi prendo la responsabilità organizzativa del corteo – ribatte Sacchetti –. Mi occupo di organizzare manifestazioni da 25 anni e ho sempre sfilato accanto ai lavoratori: Bignami non può dare lezioni di democrazia a nessuno".

Torna sul corteo anche Roberta Castronuovo, segretaria regionale di Fim-Cisl: "È la seconda volta che entro in tangenziale e in questo caso è stata davvero una deviazione. Un tragitto breve, percorso in maniera veloce proprio per non creare problemi alla cittadinanza, molto ordinato e colorato come si dice. E senza nessun disordine".

Per Castronuovo "le polemiche non devono distrarre dall’obiettivo": "Il punto fondamentale resta che i metalmeccanici sono senza contratto – puntualizza la sindacalista –. Poi mi rendo conto che una manifestazione di questa imponenza sia un banco di prova per il nuovo decreto, ma penso anche rappresenti un’occasione per non togliere il diritto di manifestare e distinguere chi lo esercita in maniera ordinata dai facinorosi".

Anche Stefano Lombardi (segretario Uilm-Uil Bologna) chiede di non distogliere l’attenzione dalle motivazioni che hanno spinto 10.000 metalmeccanici in strada. "Le parole di Bignami, così come quelle di altri esponenti di centrodestra, si commentano da sole: se fossero dirigenti esperti, saprebbero che difficilmente i metalmeccanici sfociano in queste proteste. Dovrebbe esserci differenza tra chi manifesta per disperazione, in modo ordinato e scortato dalle forze dell’ordine per non creare problemi e incidenti, e altri".

"A Bologna abbiamo fatto 32 ore di sciopero e la città, anche alla luce dei cantieri, non ha mai avuto difficoltà – chiude Lombardi –. All’incontro di oggi (ieri, ndr) al ministero del Lavoro le associazioni hanno ribadito indisponibilità a discutere del rinnovo del contratto. Non abbiamo protestato a cuore leggero: ricordiamo le ragioni per cui abbiamo bloccato la tangenziale".

Francesco Moroni