I trapianti di Ferragosto, salvate tre vite

Sant’Orsola, Ravaioli: "Le donazioni non possono aspettare". La cardiochirurga Martin Suarez: "Il cuore è arrivato e dopo un’ora già batteva"

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di Donatella Barbetta

Trapianti anche a Ferragosto. Al Sant’Orsola le équipe sono entrate in sala operatoria qualche ora prima che scoccasse la festa dell’estate e ieri hanno terminato l’ultimo intervento. "Quando arrivano le donazioni non c’è un minuto da perdere – attacca Matteo Ravaioli, responsabile del programma di chirurgia addominale dei trapianti d’organo – e così domenica è stato eseguito un doppio trapianto di rene sullo stesso paziente e uno singolo su un’altra persona. La particolarità è che erano al lavoro i nostri chirurghi più giovani, Lorenzo Maroni e Federica Odaldi, poco più che trentenni, coadiuvati da Massimo Del Gaudio. E poi oggi (ieri, ndr) abbiamo trapiantato un rene su un uomo che aveva appena ricevuto il cuore". Ravaioli aggiunge che "nei giorni precedenti avevamo fatto anche quattro trapianti di fegato. Con le macchine di perfusione abbiamo standardizzato una modalità che aumenta la sopravvivenza degli organi e ne migliora la funzionalità ". Quest’anno sono già stati eseguiti 74 trapianti di rene e 73 di fegato.

Sofia Martin Suarez, tra le prime cardiochirurghe ad aver eseguito un trapianto di cuore nel nostro Paese, ha appena lasciato il tavolo operatorio per far posto al professor Ravaioli. "Martedì pomeriggio, avvisati della donazione – spiega la responsabile del programma scompenso cardiaco avanzato e trapianto di cuore nell’adulto – siamo andati subito a dire al paziente che non avrebbe potuto mangiare la pizza che aveva chiesto. Ha capito il motivo e si è emozionato, coinvolgendo anche noi: con me c’era il cardiologo Luciano Potena e la cardioanestesista Daniela Di Luca. Era venuto per una seconda opinione sulla sua cardiomiopatia dilatativa ed era sconfortato: noi lo abbiamo ritenuto candidabile al trapianto combinato cuore e rene, con alta priorità. Ed è arrivata un’eccellente donazione multiorgano da un giovane. Il cuore è stato portato in sala operatoria alle 8,30 e dopo un’ora stava già funzionando. Quando abbiamo terminato, Ravaioli si è occupato del rene".

La cardiochirurga Martin Suarez ringrazia "tutti i colleghi, il personale e il nostro direttore, il professor Davide Pacini. Quest’anno siamo al sedicesimo trapianto, nel 2021 siamo arrivati a 31, diventando il centro dove sono stati fatti più trapianti di cuore in Italia".

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