Bologna, furbetti del cartellino all’Ibc, licenziato un dipendente

E’ la prima applicazione del decreto Madia, che da gennaio permette di licenziare in tempi rapidi i dipendenti pubblici che falsificano l’ingresso

L’ingresso dell’Ibc, in via Galliera (Schicchi)

L’ingresso dell’Ibc, in via Galliera (Schicchi)

Bologna, 11 maggio 2017 - La Regione ha deciso di licenziare il dipendente dell’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali dell’Emilia-Romagna (Ibc) per il quale era stato aperto un procedimento disciplinare - con la sospensione dal servizio e dallo stipendio - subito dopo la messa in onda da parte di “Striscia la notizia“ del primo dei due servizi che denunciavano presunti casi di assenteismo all’Istituto, lo scorso 10 aprile.

Con il licenziamento, l’Ufficio per i procedimenti disciplinari (Upd) chiude il procedimento stesso a carico del dipendente, che aveva ammesso le proprie responsabilità in merito alla mancata timbratura pur essendosi allontanato dalla sede dell`Istituto in orario di lavoro.

La sanzione è stata decisa applicando per la prima volta il Decreto Madia, approvato dal Consiglio dei ministri a febbraio, che permette in tempi rapidi il licenziamento dei dipendenti della pubblica amministrazione che usano il badge per finti ingressi sul posto di lavoro per poi dedicarsi, fuori, a fatti personali.

L’Upd ha poi deciso l’apertura di quattro nuovi procedimenti disciplinari a carico di altrettanti dipendenti dell’Ibc: alcuni riconosciuti fra quelli presenti nelle immagini trasmesse da “Striscia la notizia“ anche nel secondo video-servizio, il 12 aprile, altri a seguito di elementi emersi dagli accertamenti fatti.

Complessivamente,i procedimenti disciplinari aperti salgono così a quattordici, compreso quello chiuso quello a carico del dipendente licenziato.

I procedimenti aperti servono ad acquisire elementi per verificare la correttezza o meno dei comportamenti dei dipendenti e l’esistenza di eventuali profili legati al decoro e al danno d’immagine dell’Ibc, istituto regionale, e della Regione stessa. I nuovi dipendenti interessati riceveranno la notifica del provvedimento in questi giorni.

E anche alla luce di quello che sarà l’esito delle verifiche condotte dalla Regione, Bonaccini ha annunciato in Aula l’intenzione di avviare un percorso di revisione e riforma complessiva dell’Istituto dei beni culturali e delle relazioni che lo legano alla Regione stessa.

Da pochi giorni l’ Istituto visto un ricambio al vertice, con la nomina di Roberto Balzani, ordinario di Storia contemporanea al Dipartimento di Beni culturali dell’Università di Bologna, a nuovo presidente, nomina varata dall’Assemblea legislativa lunedì scorso dopo le dimissioni di Angelo Varni sempre a seguito della vicenda sui casi di assenteismo.

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