Idea sciopero generale. Cgil consulta i lavoratori

Già 860 assemblee nei luoghi di lavoro per la mobilitazione del 7 ottobre. Bulgarelli: "Bisogna difendere lo stato sociale e affrontare la precarietà".

Idea sciopero generale. Cgil consulta i lavoratori
Idea sciopero generale. Cgil consulta i lavoratori

La manifestazione nazionale del 7 ottobre a Roma si avvicina. E la Cgil apre la campagna delle assemblee nei luoghi di lavoro, sia pubblici che privati, con una campagna straordinaria di consultazione dei lavoratori, coinvolgendo anche i pensionati e affermando la sua presenza nei mercati. Il sindacato illustra "gli otto punti di un programma alternativo alla politica economica del Governo – spiega il segretario generale Michele Bulgarelli –, chiedendo a lavoratrici e lavoratori, con un voto segreto a fine assemblea, se sostengono le nostre proposte, impegnandosi anche in un atto di responsabilizzazione individuale e collettivo fino allo sciopero generale, se sarà necessario contro le politiche economiche del Governo quando sarà presentata la finanziaria".

Al momento, le assemblee programmate nei luoghi di lavoro sono 860 nel territorio metropolitano, escluso il comprensorio di Imola, aggiungendo alla lista un altro centinaio di appuntamenti nelle reti Spi (Sindacato Pensionati Italiani). "Ma questa non è ancora la copertura totale – commenta Susi Bagni, segretaria organizzativa della Camera di Lavoro Cgil –, perché saranno calendarizzate altre assemblee prima e anche dopo il 7 ottobre. Saremo anche nei mercati con i cittadini, perché i temi della consultazione superano i confini del lavoro e si allargano sul welfare. Anche noi, quindi, usciamo dai confini delle imprese". La campagna di Cgil andrà ben oltre la data della manifestazionale nazionale dal titolo La via Maestra nella capitale, e si concentrerà sulle tematiche di attualità, dalle morti sul lavoro al salario minimo. I punti di frattura con il Governo, quindi, sono diversi. Tra questi, i temi legati al "salario e alla precarietà – continua Bulgarelli –. L’inflazione è sopra al 6%, ma l’anno scorso a Bologna ha sfiorato il 10%. Bisogna tutelare il potere d’acquisto e affrontare i temi del salario e del lavoro povero, e anche la precarietà. In più, difesa dello stato sociale, tra salute e scuola, e delle pensioni, che non devono essere usate come bancomat. E poi ci sono la difesa dei valori costituzionali, e il tema della morte sul lavoro: in Italia ci sono dai tre 3 ai 5 morti sul lavoro ogni giorno". Una campagna, quindi, che affronta le emergenze di tutti i giorni.

Mariateresa Mastromarino