Igor, follia infinita: aggrediti cinque agenti

Picchiato anche un funzionario del carcere spagnolo con due mattonelle ’strappate’ dal bagno. "Se mi volete dovete venire a prendermi"

Il serbo Norbert Feher, alias Igor Vaclavic. ’il russo’, nel momento del suo arresto

Il serbo Norbert Feher, alias Igor Vaclavic. ’il russo’, nel momento del suo arresto

No, non si placa la follia del serbo Norbert Feher, alias Igor ’il russo’. Dopo omicidi, tentativi, rapine sanguinarie, condanne e anni di detenzione, l’ultima puntata di una storia maledetta, quanto incredibile, parla di sei persone del carcere di Duenas, in Spagna dove è detenuto, aggredite a piastrellate, calci e pugni e mandate in ospedale. Il motivo? Evitare il trasferimento nella struttura carceraria di Zuera (Saragozza), città dove oggi inizierà il processo per il triplice omicidio commesso a Teruel, a dicembre 2017. "Se vogliono che me ne vada, – ripeteva da giorni Igor, rifiutando il viaggio, anche davanti al suo avvocato Juan Manuel Martín Calvente – dovranno venire a prendermi qua dentro. Ma ricordatevi che non ho più nulla da perdere e chiunque entri nella mia cella potrò prenderlo per il davanti". Dal suo arrivo a Duenas, Igor si era rifiutato di partecipare a diverse videoconferenze con i tribunali italiani, sempre usando i soliti toni strafottenti e di sfida.

L’altro pomeriggio, il primo a entrare nella sua cella è stato un funzionario della Penitenziaria spagnola e in quel momento è iniziata la furia del killer. Armato, con due mattonelle ’strappate’ dal bagno. E ’corazzato’, indossando vari abiti uno sopra l’altro e riviste sotto. Il funzionario è stato colpito più volte, in suo aiuto sono arrivati cinque addetti del carcere, anche loro presi a pugni, calci e a colpi di mattonella. Tutti sono finiti in ospedale con lesioni al collo, braccio, addome, mani. Ma alla fine Igor è stato bloccato, calmato e trasferito per l’interrogatorio che aprirà il processo alle 9 odierne.

A novembre 2020, in Spagna era stato condannato a 21 anni per due tentati omicidi commessi nella zona di Teruel, a Albalate del Arzobispo, il 5 dicembre 2017, nei giorni precedenti all’arresto, e per una detenzione illegale di armi. In Italia, è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio del barista della Riccardina di Budrio, Davide Fabbri, e della guardia venatoria volontaria ferrarese Valerio Verri, commessi l’1 e l’8 aprile 2017. Attesa la fissazione dell’udienza in Cassazione dopo che l’ergastolo è stato confermato in Appello.

Feher fu arrestato il 15 dicembre 2017 a Teruel dopo una latitanza di otto mesi e una fuga Italia-Spagna che ancora oggi ha molti punti oscuri. Quel giorno, prima di schiantarsi in auto e farsi arrestare, uccise in un conflitto a fuoco gli agenti Victor Romero Pérez, 30 anni, e Victor Jesùs Caballero Espinosa, 38. Prima di loro freddò José Luis Iranzo, proprietario del ranch che li stava accompagnando da lui.

Nicola Bianchi

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