Caccia a Igor il russo. Cosa sappiamo del killer di Budrio e Portomaggiore

Cosa è successo nei due sabati di sangue, i precedenti arresti e le ricerche

Posti di blocco per cercare Igor - Norbert

Posti di blocco per cercare Igor - Norbert

Bologna, 9 aprile 2017- Centinaia di uomini delle forze dell'ordine stanno dando la caccia a Igor il russo, sospettato numero uno per i due omicidi di Budrio e Molinella. Ecco cosa sappiamo finora

CHI E' - Il suo vero nome è Norbert Feher, battezzato Ezechiele mentre era in carcere a Ferrara. Ha 36 anni, è serbo, ma è stato ricercato per anni con uno dei suoi alias: Igor Vaclavic, ex soldato russo di 40 anni, alto circa un metro e settanta, di corporatura robusta.  L'uomo è armato: ha due pistole, una Smith&Wesson calibro 9x21 (che però potrebbe essere scarica) e quella rubata alla guardia provinciale che ha ferito a Portomaggiore.

LA DOPPIA IDENTITA' - Igor Vaclavic 'il russo', è anche Ezechiele Norberto Feher, serbo. Proprio con questo secondo nome, infatti, viene indagato per l'omicidio del barista di Budrio. E a questo nome corrisponde anche una pagina Facebook piena di selfie scattati anche mentre era già latitante. In Serbia è ricercato "per rapina con violenza sessuale", e per l'Interpol il suo nome è Norbert Feher. Ma avrebbe una decina di alias.

image COSA E' SUCCESSO A PORTOMAGGIORE - Verso le 18,30 di sabato 8 aprile una pattuglia di due guardie provinciali si è fermata per identificare un furgoncino Fiorino nelle campagne fra Portomaggiore (Ferrara) e Molinella (Bologna). Igor ha sparato a sangue freddo, uccidendo Valerio Verri, 63 anni, pensionato che faceva il volontario per la guardia provinciale, ha ferito il capopattuglia  Marco Ravaglia, 53 anni e gli ha preso la pistola. Un agricoltore che si trovava poco lontano ha raccontato di aver sentito cinque colpi.

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LA FUGA E LE RICERCHE- Igor è fuggito sul Fiorino, ed è immediatamente scattata la caccia all'uomo, con centinaia di agenti e reparti speciali in azione. Sentendosi braccato, lo slavo ha abbandonato il furgoncino nelle campagne di Molinella ed è fuggito a piedi, nascondendosi tra boscaglie e zone paludose, in una parte di campagna che conosce molto bene. Le ricerche continuano senza tregua.

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COSA E' SUCCESSO SABATO 1 APRILE A BUDRIO - Verso le 22,30 un uomo con accento dell'est, mascherato e armato di fucile e pistola, è entrato in un bar a Riccardina di Budrio per compiere una rapina (FOTO). Il barista, Davide Fabbri, 52 anni, ha reagito ed è stato ucciso nel retrobottega del locale. La moglie del barista, Maria che era nel bar ha raccontato sconvolta: "Aveva gli occhi gelidi, è un killer senza pietà". Sul luogo dell'omicidio i Ris di Parma hanno identificato il Dna delll'assassino.

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I PRECEDENTI ARRESTI E IL CARCERE - Igor è stato arrestato in Italia per la prima volta dieci anni fa, nel 2007: 'armato' di arco e frecce, aveva rapinato degli agricoltori, sempre nelle campagne fra Bologna e Ferrara. Da allora, Igor è stato in carcere più volte per diverse rapine, ed è uscito nel 2015. Il cappellano del carcere dell'Arginone, a Ferrara, l'ha definito "Un soldato perfetto. Partecipava al coro e al catechismo, era impeccabile ma gelido. Non rideva mai". 

LA MANCATA ESPULSIONE - A suo carico c'è un mandato di cattura europeo, e sono due i decreti di espulsione, uno del 2010 e uno del 2011, mai eseguiti.

E' FERITO - Durante l'assalto al bar della Riccardina di Budrio, è stato colpito almeno due volte alla testa da Davide Fabbri che era riuscito a disarmarlo del fucile e che l'ha usato contro di lui come se fosse un bastone. Le ferite - secondo gli investigatori - sono serie ma non tali da pregiudicarne la capacità di movimento e men che meno la sopravvivenza. 

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