Killer di Budrio, Igor accetta l'estradizione. "Ero in Spagna da settembre" / FOTO e VIDEO

Igor il russo all'udienza di convalida nel tribunale di Alcaniz, nel sud dell'Aragona

L'arrivo di Igor nel tribunale di Alcaniz (Foto Tempera)

L'arrivo di Igor nel tribunale di Alcaniz (Foto Tempera)

Alcaniz (Spagna), 17 dicembre 2017 - "Ero in spagna da settembre". Questo quanto dichiarato da il killer di Budrio, per tutti  Igor, 'il russo' nell'interrogatorio davanti ai magistrati spagnoli. E' quanto si è appreso dall'udienza di convalida di Norbert Feher, per tutti Igor, arrestato nella provincia di Teruel, che si è tenuta in videoconferenza davanti al giudice iberico Carmen Lamela. Sull'affermazione ovviamente verranno fatti accertamenti (VIDEO). 

Il killer di Budrio avrebbe aggiunto che da settembre in avanti non ha lavorato. Gli investigatori ritengono che nell'ultimo mese sia stato tra Valencia e la zona dell'Aragona in cui è stato arrestato, un'area in cui sono stati segnalati diversi furti in casolari agricoli, di prosciutti o altri generi alimentari. La Guardia Civil stava cercando una banda di romeni, ma il responsabile potrebbe essere proprio lui.

Igor scortato dalla Guardia Civil nel tribunale di Alcaniz (Ansa)
Igor scortato dalla Guardia Civil nel tribunale di Alcaniz (Ansa)

Il serbo Norbert Feher, noto come Igor il russo, ha quindi accettato di essere consegnato all'Italia ma prima dovrà essere processato in Spagna per i tre omicidi del 14 dicembre.  

Il giudice della corte di Alcaniz ha disposto nei confronti di Norbert Feher, il killer di Budrio e Portomaggiore, la custodia cautelare in carcere per i tre omicidi del 14 dicembre a El Pentorillo, dove sono morti gli agenti della Guardia Civil Vctor Romero e Vctor Jesús Caballero e l'allevatore José Luis Iranzo, e per due tentati omicidi del 5 dicembre, quando in una rapina sono rimaste ferite due persone. La custodia in carcere, decisa dopo l'udienza di convalida, è senza cauzione. I due feriti sono un fabbro e il proprietario di una casa di campagna nella zona di Albalate del Arzobispo, non lontano dal luogo del triplice omicidio, che si erano imbattuti nel latitante. 

Latitante da otto mesi in Italia, Igor che è stato catturato venerdì scorso, dopo tre omicidi in Spagna, è arrivato al tribunale di Alcaniz, questa mattina nel sud dell'Aragona, per essere interrogato. Ha chiesto un interprete per esser ascoltato in italiano. Il killer, al secolo Norbert Feher, siede per la prima volta davanti a un giudice spagnolo. I magistrati cercheranno di ricostruire i suoi movimenti durante gli otto mesi di fuga, la rete di complicità che lo ha aiutato a lasciare l'Italia e a nascondersi in Spagna.

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Lo hanno preso vivo perché era uscito di strada con il pick-up che aveva appena rubato ed è svenuto. È questa la ricostruzione ufficiale fornita dagli investigatori spagnoli ai carabinieri italiani sulla dinamica dell'arresto, avvenuto nella notte tra il 14 e il 15 dicembre, di Norbert Feher alias Igor Vaclavic. Se non fosse svenuto, sono convinti gli investigatori, avrebbe continuato a lottare con le armi. Quando è stato arrestato, Norbert Feher aveva con sé 4 pistole, una delle quali potrebbe essere quella che ha ucciso in Italia.

Mentre era in fuga urlava al telefono, sembrava litigare animatamente con chi lo ascoltava. Così diversi testimoni hanno riferito agli investigatori spagnoli di aver visto Igor alla guida del pick-up rubato all'allevatore Josè Luiz Iranzo, una delle tre vittime di El Ventorillo. Con lo stesso furgone più tardi ha fatto l'incidente, è svenuto ed è stato catturato. 

La voce di Norbert Feher è uno degli elementi che mancava agli inquirenti italiani che indagano da oltre otto mesi sugli omicidi di cui è accusato il serbo il killer di Budrio. Per questo motivo la richiesta inoltrata ai magistrati spagnoli dal Pm Marco Forte è di inviare il file con la registrazione audio dell'udienza che si è tenuta in mattinata davanti al giudice Carmen Lamela. Un altro aspetto su cui gli investigatori italiani si stanno coordinando con i colleghi spagnoli riguarda le analisi del materiale informatico trovato nello zaino di ' Igor' e sequestrato. Militari del Ros che si sono occupati di questo tipo di indagini nei mesi scorsi sono in Spagna per avviare questo tipo di lavoro. Se non ci saranno impedimenti si pensa di avere risposte significative nel giro di una  settimana.

La caccia all’uomo era iniziata ad aprile, con gli omicidi di Davide Fabbri e Valerio Verri (FOTO e VIDEO).

 

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LA SCHEDA Igor il russo, il killer che ha seminato il terrore in Emilia-Romagna - Il procuratore di Bologna, Amato: “Ecco lo Stato che non abbandona i suoi morti”

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