Budrio (Bologna), 26 luglio 2017 - Cominciano ad arrivare i primi contributi sul conto corrente bancario aperto lunedì dal Comitato degli amici di Davide Fabbri, il barista di Budrio ucciso con un colpo di pistola nel suo locale lo scorso 1° aprile da un rapinatore, identificato in seguito come Norbert Feher/Igor Vaclavic (detto anche Igor il Russo.
Sono dieci al momento i bonifici effettuati, apporti destinati a incrementare la ricompensa stabilita dall’associazione per la cattura del killer, fissata in 50mila euro a chi per primo darà notizie certe su di lui (premio dimezzato se invece le informazioni dovessero contribuire a trovarne il cadavere, col termine del bando fissato al 22 ottobre). La solidarietà per Fabbri, la sua famiglia e gli amici arriva soprattutto dalla Bassa, da Bologna e Ferrara, ma non sono mancati i versamenti da fuori regione (Roma in particolare) e persino dall’estero (Svizzera).
Bologna, caccia a Igor. Per la taglia già 100 telefonate
Sulla cifra finora raccolta presso la filiale Carisbo di Budrio (queste le coordinate bancarie per chi volesse contribuire: IT 34 P 0638 5366 40100000003806), il presidente dell’associazione Augusto Morena preferisce non sbilanciarsi, ma è convinto che l’iniziativa possa decollare nei prossimi giorni, sostenendo che «una buona parte dei cittadini di Budrio, almeno il 50%, è d’accordo con noi».
Nessun dubbio poi per quanto riguarda le modalità che disciplinano la ‘taglia’: «Tutto regolare – ribadisce Morena – è stato formalizzato un bando, cioè un’offerta pubblica di ricompensa così come previsto i 1989 del codice civile».
Ma non a tutti è piaciuta l’iniziativa, col neosindaco Maurizio Mazzanti che ha affermato che «mi sembra sbagliato ingenerare l’idea di una giustizia a pagamento».
Morena però non cede: «È come appendere a un albero un cartello sulla scomparsa del proprio cane o del proprio gatto, offrendo una ricompensa a chi dovesse trovarli. Il sindaco farebbe la stessa cosa. Farà anche parte di una lista civica, ma gli faccio i complimenti perché dalle sue parole si capisce come sia già diventato un buon ‘politico’».
Provocazione che Mazzanti rispedisce al mittente: «C’è una bella differenza, con la taglia si mette in discussione lo stato di diritto, è una giustizia da Far West. Il senso civico appartiene a tutti, la mia è una posizione di senso civico: questo per me è fare politica, e c’è differenza con la politica di partito».
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