Il 25 aprile al Pratello Polemiche senza fine

Fratelli d’Italia: "Trasferire la festa, vanno garantiti decoro e sicurezza". L’Ascom: "Controlli stringenti per assicurare il rispetto di orario e regole".

Il 25 aprile al Pratello  Polemiche senza fine

Il 25 aprile al Pratello Polemiche senza fine

"Via dal Pratello la manifestazione per il 25 aprile". Viene dai banchi di Fratelli d’Italia in Comune l’invito al sindaco di fare traslocare la tradizionale festa di strada organizzata da 15 anni dal comitato Pratello R’esiste, che attira migliaia di persone e lascia strascichi di polemiche per gli eccessi di frange di manifestanti fuori controllo.

"Se non si riesce a garantire la sicurezza, il decoro e la tranquillità dei cittadini della zona – afferma Stefano Cavedagna, capogruppo di Fd’I – si può tranquillamente delocalizzare la manifestazione in un altro punto della città, dove magari si può fare un po’ di rumore in più senza dare fastidio a nessuno".

Dopo la deriva dell’ultima edizione, quest’anno il Comune – che però ha rinunciato all’evento culturale a numero chiuso annunciato in piazza San Francesco a presidio del sagrato e della basilica – fissa alcuni paletti. A cominciare dall’orario di fine festa, imposto alle 19 in funzione antidegrado. "Alle 19 tutti a casa, al Pratello? Non ci crede neanche il sindaco Lepore quando lo dice", ironizza Francesco Sassone, consigliere di Fd’I.

Dal fronte dei commercianti, Ascom plaude la limitazione di orario decisa dal Comune. "Con l’auspicio, però, che dopo la chiusura dei locali vengano messi in campo controlli stringenti per scongiurare episodi di degrado e abusivismo", si legge in una nota.

Ascom – secondo cui "andavano poste le le basi per cui anche i pubblici esercizi e le attività economiche potessero lavorare al meglio durante la giornata del 25 aprile" – ricorda come nelle passate edizioni della festa siano stati "numerosi gli episodi che hanno visto una minoranza approfittare di questa giornata per creare degrado e forme di illegalità".

Per l’Ascom"è inoltre necessario prevenire il fenomeno del commercio abusivo come quello dei venditori di birra e alcolici, che contribuisce a creare degrado e sporcizia danneggiando tutte le attività commerciali della zona".

In Aula, Samuela Quercioli (Bologna ci piace), chiede "perché il Comune abbia rinunciato alla propria manifestazione e se questo non sia da intendere come una sconfitta". Per Nicola Stanzani (FI) "sembra che si sia ceduto alle pretese degli organizzatori del Pratello". "Vorrei capire cosa c’è dietro questo dietrofront – aggiunge Francesca Scarano (Misto) – e vorremmo capire come il termine delle 19 sarà fatto rispettare".

Luca Orsi

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