Il borgo come non l’avete mai visto: nuovo libro e archivio storico presto online

Dall’inventariazione e la messa in rete dell’archivio storico all’uscita del volume ‘Dozza–Storie, luoghi e tradizioni di uno dei borghi più belli d’Italia’. Arrivano due nuove gemme nel borgo dei muri dipinti. Oggi in Rocca alle 17.30 la presentazione di strumenti preziosi per approfondire la conoscenza del borgo.

Già, perché non tutti sanno che nel municipio dozzese si trova uno dei più datati archivi storici della provincia. Un patrimonio che, dal 2016, è oggetto di un mirato intervento di riordino, inventario analitico e digitalizzazione a beneficio dei futuri consultatori. Un percorso innescato da una donazione di don Lindo Contoli, parroco della chiesa di San Lorenzo in Piscerano, a cui hanno fatto seguito i contributi stanziati dalla Regione. Oltre 200 metri lineari di scaffali che finiranno, a breve, in un’apposita sezione online della piattaforma IBC-xDams (Archivi ER-Sistema Informativo Partecipato degli Archivi Storici in Emilia-Romagna). "Un elenco diffuso di tutti i documenti archiviati dal 1398 al 1977 con descrizione e datazione – anticipa Enrico Angiolini, storico ed archivista della cooperativa sociale Open Group di Bologna –. Ma anche gli scritti della Congregazione di Carità di Dozza e quelli dell’ente comunale di assistenza". Il documento più antico è del 1398: una pergamena di Papa Bonifacio IX al priore del monastero felsineo di San Giovanni in Monte per il compimento della creazione del fonte battesimale nel castello dozzese. Ma spazio pure ai libri contabili comunali dal 1529 in poi e alla completa corrispondenza dal 1570 tra i paesani e le signorie dei Campeggi e Malvezzi. E’ in questo contesto che si inserisce il libro ‘Dozza. Storie, luoghi e tradizioni di uno dei borghi più belli d’Italia’ scritto da Simonetta Mingazzini, presidente della Fondazione Dozza Città d’Arte.

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