
"Questo incontro ci aiuta a capire il lavoro che c’è dietro al treno: quando uno ci sale a bordo, non...
"Questo incontro ci aiuta a capire il lavoro che c’è dietro al treno: quando uno ci sale a bordo, non pensa al fatto che alle spalle ci siate voi. È una cosa bellissima". Un momento comunitario sigilla la visita del cardinale Matteo Zuppi ai lavoratori di Trenitalia e Trenitalia Tper, nel complesso ferroviario di via del Lazzaretto. La messa prepasquale, celebrata dall’arcivescovo insieme con don Lorenzo Pedriali, cappellano dei ferrovieri e parroco di Altedo, raduna un centinaio di dipendenti. Prima di indossare l’abito liturgico, però, l’arcivescovo Matteo studia l’intero complesso che si sviluppa su 130mila metri quadrati, stringendo la mano e salutando tutti. Poi, durante l’omelia, il pensiero va all’arrivo della Pasqua. "Vi auguro che questo giorno speciale sia di luce, in un mondo con parecchie tenebre, tanta guerra e sofferenza – ha detto –. Che questa Pasqua ci insegni a non avere paura". L’augurio raggiunge i territori dell’Ucraina e la Terra Santa, dove "deve giungere presto la pace – ha invocato Zuppi –, come in tutti i luoghi dove c’è guerra". Seduti nella prima panca, l’ad di Trenitalia Tper, Alessandro Tullio, e il responsabile Organizzazione Filippo Castagnetti, il responsabile Direzione tecnica delle officine di secondo livello Trenitalia, Alessandro Bastone, e Cristian Vetti, capo impianto dell’officina Trenitalia. "Un momento di vicinanza tra tutti noi – ha concluso l’Ad Tullio –, in cui celebrare la Pasqua e stare insieme. La presenza del cardinale è una costante ormai gradita e piacevole: al di là del ruolo, è una persona sincera e vera".
Mariateresa Mastromarino