Il cardinale Zuppi in missione di pace: "A Kiev tratti il cessate il fuoco"

L’arcivescovo è stato scelto da Papa Francesco come mediatore, ma i dettagli sono ancora al vaglio. L’obiettivo: convincere Zelensky ad accettare lo stop delle ostilità. A Mosca andrà l’arcivescovo Gugerotti

Zuppi

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Bologna, 19 maggio 2023 – Il cardinale Matteo Zuppi avrà un ruolo da protagonista nel piano di pace ideato da Papa Francesco. Posto che non esistono ruoli facili quando si deve portare avanti un dialogo tra due realtà in guerra, quello dell’arcivescovo non è un compito facile, dovendo recarsi a Kiev per convincere il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ad accettare un cessate il fuoco senza che sia stata raggiunta l’integrità territoriale dell’Ucraina.

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Contemporaneamente, l’arcivescovo Claudio Gugerotti, prefetto del dicastero per le chiese orientali, sarà a Mosca per spiegare a Vladimir Putin che la "missione speciale militare" non ha portato a nulla, rendendo anzi più problematiche le questioni che intendeva risolvere, e che ora è indispensabile una tregua.

Come si vede, la missione dei due parte tutta in salita, e dal Vaticano fanno sapere che ancora non c’è nulla di concreto, anche se a Zuppi Bergoglio ha chiesto la disponibilità a essere uno dei due mediatori. L’arcivescovo ha già svolto questo ruolo in almeno due situazioni. La prima risale al 1990, quando con la comunità di Sant’Egidio, ha dialogato con le parti che si stavano combattendo tra loro nella complessa guerra civile del Mozambico. La seconda, invece, è molto più recente e ha visto gli esponenti dell’Eta consegnare le mappe dei propri arsenali nelle mani di "don Matteo". Questa lunga trattativa si è conclusa nell’aprile del 2017 e il dato interessate è che il disarmo è stato una decisione unilaterale, non è stato barattato con alcun tipo di grazia per i crimini commessi in precedenza dai separatisti baschi.

Fa molto meno clamore, ma resta comunque importante a livello internazionale, l’attività svolta dal cardinale con la comunità di Sant’Egidio per l’accoglienza dei profughi eritrei ed etiopi che scappano dalle guerre civili nei rispettivi Paesi e che arrivano in Europa attraverso i corridoi umanitari.

Dovendo i due interlocutori ricevere un gradimento positivo da parte del presidente russo e di quello ucraino, Zuppi è probabilmente una delle figure più spendibili da parte di papa Francesco anche per i suoi rapporti con il mondo ortodosso. Per esempio la diocesi di Bologna sta ospitando nella chiesa di Santa Maria di Gesso, nel comune di Zola Predosa, il vescovo Vladika Ambrozi, vicario per i moldavi ortodossi in Italia. Si tratta di una realtà che dipende direttamente dal patriarcato di Mosca. Domenica, poi, come già accaduto in passato, le comunità ortodosse saranno presenti alla processione che accompagnerà la sacra immagine della Madonna di San Luca al santuario sul colle della Guardia.

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