Il cardinale Zuppi lava i piedi ai rifugiati

La cerimonia ritorna dopo due anni: "Tra di noi quelli che più stanno soffrendo". L’arcivescovo ha festeggiato l’ordinazione avvenuta nel 2012

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La lavanda dei piedi è il gesto compiuto da Gesù durante l’ultima sera. La Chiesa ripropone questa azione nella giornata del Giovedì Santo per riassumere tutta la vita di Cristo che è venuto non per essere servito, ma per servire e donare la propria vita per riscattare quella di tutti gli uomini. A causa della pandemia negli ultimi due anni questo gesto non si è potuto compiere per motivi di sicurezza, mentre ieri pomeriggio, usciti dallo stato di emergenza, il cardinale Matteo Zuppi lo ha compiuto nuovamente lavando i piedi ad alcuni rifugiati ucraini e ad alcune persone che hanno pagato un prezzo molto alto al covid. "Tra di noi sono quelli che più stanno soffrendo – ha motivato l’arcivescovo – a causa del male e della nostra complicità con esso". In questo momento tutto il mondo cattolico sta pregando per la pace, Zuppi preferisce ricordare le vittime e chi fugge dalla guerra senza citare direttamente l’invasione russa in Ucraina, una decisione motivata dal fatto di non alimentare ulteriormente una divisione che in questo momento sembra essere incolmabile. La storia dell’arcivescovo, dalla fine della guerra in Mozambico al disarmo delle bande basche dell’Eta, è quella di chi è arrivato alla pace credendo nel negoziato, una parola che giorno dopo giorno sta scomparendo come via per ottenere la pace nell’Europa orientale.

"La pace non la si ottiene con la forza, ma con l’amore ed è in questo che Gesù è un maestro – ha spiegato il cardinale -. Ha lavato i piedi a chi sapeva essere un traditore, un presuntuoso o un vigliacco e la ha fatto per salvarli. Si è donato per loro e loro sono cambiati. Non li ha giudicati, denunciati, allontanati o mandati da uno psicologo, ma li ha tenuti vicino a sé sapendo che l’amore li avrebbe trasformati e, quindi, li ha amati. Non ha pensato di vincere la violenza con una violenza superiore o una menzogna con una menzogna migliore. Ha fatto quello che il Padre gli ha chiesto, donare la sua vita per gli altri perché gli altri, a loro volta, si convincessoro a donare la loro. In questo modo la vita non ha fine e il male, il vero e unico nemico della vita, non trova la nostra complicità. Questa è la vera pace".

Ieri Zuppi ha anche festeggiato l’ordinazione episcopale ricevuta a Roma il 14 aprile 2012 dal cardinale Agostino Vallini. Lo ha fatto insieme ai sacerdoti anziani che sono ospitati alla Casa del Clero, luogo dove abita lo stesso arcivescovo fin dal primo giorno del suo arrivo a Bologna.

Massimo Selleri

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