Il cellulare di lei ceduto per cocaina

In questa tragica storia, i telefonini rappresentano la chiave di volta delle indagini. Non solo quello del presunto assassino di Kristina; ma anche quello di lei, che l’indagato le aveva sottratto, per controllarla costantemente e non permetterle di avere rapporti con l’altri oltre che lui. Quel cellulare, mai trovato in casa della vittima, dopo mesi di nulla è tornato a squillare per un attimo ad agosto 2019: lo aveva uno spacciatore marocchino, a cui era stato dato da alcuni pusher da cui solitamente si sarebbe rifornito l’arrestato, in cambio di cocaina.

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