Il ’cervellone’ per il meteo si accenderà al Tecnopolo

Firmata l’intesa tra Regione, Ministero e Centro europeo per le previsioni. Il data center all’ex Manifattura Tabacchi sostituirà quello inglese

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È stato firmato ieri l’accordo tra Regione, ministero Affari Esteri e Cooperazione internazionale e Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine (Ecmwf) relativo alla consegna della nuova sede del Data center del Centro meteo europeo al Tecnopolo di Bologna, nell’ex Manifattura Tabacchi della città. Come sancito, l’infrastruttura accoglie una delle macchine di calcolo ad alta prestazione più importanti e potenti al mondo, e l’intesa siglata permette, così, di aggiungere un ulteriore tassello a un progetto capace di "configurare questo territorio – afferma il governatore della Regione, Stefano Bonaccini – come uno di quei luoghi a livello europeo e a livello internazionale primi per capacità e qualità degli investimenti. Sia per studiare i cambiamenti climatici, sia per la lettura dei big data e del loro trasferimento al mondo del lavoro e della ricerca".

E aggiunge: "Le macchine del data center sono arrivate, arriveranno i ricercatori nei prossimi mesi e anni, mentre il super computer di calcolo Leonardo arriverà prossimamente e ci permetterà di competere anche con i colossi cinesi e statunitensi. Le sfide dei prossimi anni? Nel 2030 un terzo dei giovani farà lavori che oggi non esistono, ma che deriveranno dal grado di innovazione robotica, tecnologica e digitale del territorio. In questo senso cerchiamo di metterci avanti: anche a livello europeo abbiamo visto come la capacità e la caparbietà della Regione di essersi messa in gioco ci consenta di raggiungere grandi risultati". A siglare l’intesa anche il ministro plenipotenziario e vicedirettore per la promozione integrata e l’innovazione, Giuseppe Pastorelli, che ha voluto sottolineare la straordinarietà del traguardo raggiunto e "dell’opera che caratterizzerà Bologna: nel nostro Paese c’è tanta tradizione, ma anche innovazione, scienza e commercio. La scelta del Tecnopolo è uno sforzo strategico: la nostra responsabilità, infatti, è lavorare affinché i nostri figli abbiano le stesse opportunità che abbiamo avuto noi".

Una scommessa sul futuro, che continua così a muovere i suoi passi: "A Bologna si costruirà la capitale dei big data. E non ci poteva essere un posto migliore – commenta Florence Rabier, direttrice generale di Ecmwf, l’organismo che gestisce l’infrastruttura tecnologica e digitale dopo il trasferimento sotto le Due Torri dal Regno Unito –. Il 22 giugno 2017 in Inghilterra abbiamo preso questa decisione, cioè venire nel capoluogo felsineo, pronti a raccogliere nuove sfide. I collegamenti con l’Italia sono sempre stati forti e il nostro augurio è che questa collaborazione possa essere fonte di ispirazione per diversi Paesi in futuro".

Giorgia De Cupertinis

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