AMALIA APICELLA
Cronaca

Il cinema degli esordi alle Serre dei Giardini

Dieci appuntamenti con i registi fino a settembre. In programma anche. ’No other land’ e ’Queer’.

Dieci appuntamenti con i registi fino a settembre. In programma anche. ’No other land’ e ’Queer’.

Dieci appuntamenti con i registi fino a settembre. In programma anche. ’No other land’ e ’Queer’.

Prendete una sera d’estate e la luce di un grande schermo all’aperto che illumina centinaia di volti. È successo ieri sera alle Serre dei Giardini Margherita, dove ha preso il via la rassegna Semi - Il cinema alle Serre, firmata da Kilowatt e Mubi. Dieci appuntamenti fino a settembre, nell’ambito della programmazione Le Serre d’Estate, dedicati al cinema degli esordi e ai nuovi sguardi contemporanei. Alla rassegna, quest’anno, è stato affiancato Semi Film Club, un percorso laboratoriale per studenti, organizzato in collaborazione con il Dams e il Citem. "Il coinvolgimento di 17 ragazze e ragazzi – spiega Lorenzo Burlando, direttore artistico de Le Serre d’Estate – nasce dalla volontà di condividere una passione e creare un dialogo tra pubblico, piattaforme, piccoli e grandi schermi. Crediamo che lo streaming e la sala non siano in contrasto: possono sostenersi a vicenda, offrendo visibilità a opere che altrimenti rischierebbero di non averne". Dopo Re Granchio (foto), opera prima di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, appena rientrati da Cannes, introdotta ieri dai registi, il programma prosegue l’11 giugno con Diciannove, debutto alla regia di Giovanni Tortorici, presentato nella sezione Orizzonti della Mostra del Cinema di Venezia. Il 18 giugno sarà la volta di Igor Bezinović con il suo Fiume o morte!. A metà tra fiction e documentario, racconta i sedici mesi dell’occupazione italiana della città di Fiume. Il 25 giugno spazio a uno dei documentari più premiati dell’anno: No Other Land, realizzato da un collettivo israelo-palestinese composto da Basel Adra, Yuval Abraham, Rachel Szor e Hamdan Ballal, vincitore dell’Oscar come miglior documentario.

My first film, una storia semi-autobiografica di Zia Anger, è in programma il 9 luglio e racconta il periodo caotico in cui una regista ha girato il suo primo film. Si torna poi al cinema italiano contemporaneo, il 16 luglio, con Ciro De Caro e Taxi Monamour, premiato dal pubblico alla Mostra del cinema di Venezia. Il 23 luglio, la produttrice Maria Chiara Ventura presenterà invece Witches, secondo film di Elizabeth Sankey che, sotto forma di video-saggio, analizza la figura della strega nel cinema attraverso una lente politica e culturale. Il 6 agosto spazio a Queer, l’ultimo lavoro di Luca Guadagnino; e, il 20 agosto, a The sweet East, esordio alla regia di Sean Prince Williams.

A chiudere la rassegna, a settembre, un evento speciale dedicato al nuovo cinema italiano. Protagonisti saranno i registi finalisti ai David di Donatello per il miglior cortometraggio: Andree Lucini, Giulia Grandinetti, Matteo Tortone, Nicola Sorcinelli e Andrea Gatopoulos. Sarà l’occasione per vedere le cinque opere sul grande schermo e partecipare a una tavola rotonda tra i registi e gli studenti di Semi Film Club.

Amalia Apicella