Il Club del domino nella storia

Nicoletta

Barberini Mengoli

Bologna ebbe almeno per la prima metà dell’Ottocento, una posizione politica importante, sia per la collocazione geografica che per la presenza di personaggi illustri legati alle idee liberali nel periodo del Risorgimento ed ai contatti con molti Stati europei. Ciò che supportava questi incontri erano i circoli, le Accademie presenti in città e i salotti privati delle aristocratiche case felsinee. In questi ultimi luoghi avvenivano incontri intellettuali per conversare e scambiarsi le opinioni spesso politiche visto i tempi. Uno dei circoli più famosi era la Società del Casino, riservato ai nobili, sorto nel 1776 e chiuso nel 1796; infine riaperto nel 1802, questa volta anche ai borghesi. Durante l’epoca napoleonica vi si svolgevano balli, ricevimenti e serate musicali; attività che continuarono anche sotto il governo pontificio. L’entrata nella Società di molti personaggi protagonisti delle vicende risorgimentali e dei borghesi, fece cambiare il clima serioso dei primi tempi, tanto che le iscrizioni aumentarono e furono ammessi i giovani anche se privi di titoli. A metà dell’’800 la Società cessò la sua attività per riprenderla nel 1863 con la denominazione di Casino Nuovo di Bologna. Nel 1866 fu rinominato Domino Club sotto la presidenza del conte Giovanni Malvezzi. La prima sede fu in palazzo Casali, noto come palazzo Frati in via Farini 24, poi si trasferì in piazza del Francia a palazzo Pepoli. Nel 1894 acquisterà la nuova sede in via Castiglione 16, dove è tuttora. A dimostrazione della presenza odierna del Club del Domino a Bologna e della sua continua attività è la recente donazione al Circolo di un prezioso pianoforte Steinway & Sons a mezza coda da parte di un socio, il prof. Sergio Coccheri. Strumento che lui stesso suonava con passione, tanto che, dopo il diploma al Conservatorio di Milano, i suoi insegnanti lo incitarono a intraprendere la carriera di musicista. Cosa che non fece perché si laureò in Medicina, diventando uno specialista in malattie cardiovascolari e autore di moltissime pubblicazioni scientifiche.

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