
Marcatili (*)
Servono interventi drastici a favore del commercio di vicinato, ha detto al Carlino Dario Domenichini, presidente Confesercenti Emilia-Romagna, sul tema della prossimità che non va perduta. Vorrei dire che non è un tema caro ai soli esercenti. Il Caab è la grande piattaforma del fresco che smista ogni anno 240mila tonnellate di ortofrutta – a cui presto di aggiungerà il pesce – produzioni che prendono la strada dei negozi al dettaglio, delle bancarelle degli ambulanti, dei piccoli centri commerciali, dei mercati rionali delle città.
C’è un’alleanza virtuosa tra piattaforme e commercio di prossimità, sta a noi cercare di valorizzarla e di promuoverla. Dobbiamo abituarci a concepire la prossimità come il luogo della relazione e della responsabilità. L’alternativa è la standardizzazione di prodotti e servizi, mentre c’è un valore nei negozi di quartiere che non può essere surrogato: una vetrina con la luce accesa, un volto conosciuto, la responsabilità che il commerciante incarna. Si tratta di presidi di qualità della vita civile. Le piattaforme come Caab, di proprietà pubblica, ma animate dall’attività delle aziende private, sono quello che potremmo definire il backstage della prossimità, che non è solo commercio in centro, ma significa anche qualità e accessibilità.
Ed è nella prospettiva di valorizzare tale dimensione che Caab intende assumere la gestione di alcuni mercati rionali a Bologna, a partire dal più simbolico per la città, il Mercato delle Erbe. Si tratta di un impegno per il quale non possiamo fare a meno di un’alleanza con gli esercenti della città, che crediamo possa avvenire a partire dalla condivisione di un progetto che verta su tre dimensioni della qualità: qualità della materia prima, qualità della sua trasformazione, qualità delle relazioni che intorno alle transazioni commerciali gli esercizi di prossimità sanno garantire.
(*) Presidente Caab – Centro agro-alimentare Bologna
Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro