"Il Comune ci deve allacciare all’acquedotto"

La frazione di Cà di Lavacchio non è collegata alla rete pubblica. I residenti: "Hera paga il 50% delle spese, cosa si aspetta?"

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La Consulta della frazioni di Botteghino e della Val di Zena ha organizzato un incontro con l’amministrazione comunale di Pianoro, la scorsa settimana, per discutere dei temi sensibili per il territorio.

Si è parlato di ungulati e di altri temi sensibili e non si è potuto non parlare della questione acqua a Pianoro. Molti residenti della zona, che hanno più volte denunciato una situazione ingestibile, hanno chiesto spiegazioni all’amministrazione. "Sono ormai due anni che noi abitanti della Val di Zena chiediamo all’amministrazione comunale di essere aiutati per veder riconosciuto il diritto di allacciamento alla rete idrica pubblica. A fronte della disponibilità di Hera ad accollarsi il 50% dei costi dell’allacciamento idrico non capiamo cosa si stia aspettando ancora. Ed è quello che abbiamo voluto chiedere durante l’incontro della Consulta, ma, come sempre, non abbiamo avuto risposte, certezze nè rassicurazioni come se il problema non fosse di loro competenza e come se a loro non importasse" hanno tuonato alcuni abitanti dell’area.

A schierarsi apertamente dalla loro parte, e non è la prima volta, anche l’opposizione comunale. Ne ha parlato apertamente, infatti, il capogruppo di Pianoro Civica, ex leghista, Luca Vecchiettini a seguito anche di un consiglio comunale in cui è stato portato alla luce il problema: "Siamo stati contattati dai residenti di Cà di Lavacchio (l’area della val di Zena al centro del problema, ndr). Questi hanno chiesto ai capigruppo di proporre soluzioni al Comune e di aiutarli per far sì che l’amministrazione trovi i soldi per fare l’allacciamento alla rete idrica". Vecchiettini, poi, aggiunge: "In consiglio, dopo aver scorso il bilancio comunale, abbiamo fatto due proposte: la prima di stanziare per loro e via dei Gruppi (a Livergnano) 100mila euro dall’avanzo di bilancio per fare gli interventi, ma è stata bocciata". La seconda proposta di Pianoro Civica, approvata dal consiglio, è quella di far sì che il Comune faccia pressione affinchè gli acquedotti dove ci sono rotture periodiche vengano regolarmente controllati.

"Siamo felici di questo risultato, ma crediamo comunque che essendo l’acqua un bene primario il Comune dovesse fare di più e, anzi, dovrebbe tuttora fare ben di più con i fondi a disposizione. L’allacciamento all’acquedotto in Cà di Lavacchio è una questione prioritaria che va risolta per il bene dei residenti e bisogna trovare una soluzione più permanente che non sia solo quella della manutenzione dei tubi esistenti".

Il sindaco Franca Filippini: "Abbiamo messo a disposizione 40mila euro per l’allacciamento, a settembre cercheremo altri fondi".

Zoe Pederzini

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