"Il Comune ha un debito record: 800 euro per ogni cittadino"

Il civico Merola lancia l’allarme sul bilancio dell’amministrazione "Da rimborsare 4,5 milioni. E la quota interessi cresce"

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"Il Comune di Pieve di Cento ha i conti pericolosamente in rosso". A parlare è Pierluigi Merola, consigliere comunale della lista civica d’opposizione ‘La tua Pieve’. "Esaminata la documentazione sul rendiconto 2021 – spiega il civico – abbiamo evidenziato durante l’ultimo consiglio comunale i problemi finanziari del nostro Comune. Problemi che devono preoccupare non solo gli amministratori di maggioranza e di minoranza, ma soprattutto i contribuenti pievesi. Perché le imposte comunali (Imu – Addizionale Irpef - Tari), tutte aumentate in questo mandato elettorale, non saranno sufficienti ad affrontare le maggiori spese dei prossimi anni. Spese dovute quasi principalmente ai debiti contratti dalle amministrazioni precedenti".

Come fa notare Merola i debiti al 31 dicembre dell’anno scorso ammontavano a 4.549.519 euro. E aggiungendo anche il credito vantato dall’Unione Reno Galliera si può affermare che i 7.180 pievesi hanno oggi un debito superiore a 800 euro a testa. "La situazione debitoria del Comune – aggiunge il civico – rimane particolarmente pesante nonostante la rinegoziazione dei mutui della Cassa depositi e prestiti. E ci preoccupa in particolare l’incidenza degli oneri finanziari sulla quota dei prestiti rimborsati che nel triennio ‘19 – ‘20 – ‘21 evidenzia un incremento degli interessi sulla quota capitale". "Questa amministrazione – replica il sindaco Luca Borsari – non ha acceso nessun mutuo, ma stiamo continuando a restituire i soldi concessi alle precedenti amministrazioni. Negli anni della ricostruzione il pagamento delle rate dei mutui era stato sospeso. E questo aveva determinato che, nel momento della ripresa dei pagamenti, ci sarebbero stati dei cosiddetti ’picchi’ impossibili da reggere per i bilanci annuali". Per questo motivo Borsari precisa che nei primi mesi del mandato è riuscito ad ottenere un piano di rinegoziazione di una parte importante del debito. Il sindaco, così facendo, ha messo in sicurezza per i prossimi anni il bilancio del Comune. Poi sono arrivati il Covid e il caro-bollette.

Pier Luigi Trombetta

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