FRANCESCO MORONI
FRANCESCO MORONI
Cronaca

Il Comune rassicura sul Passante: "L’opera non influenzerà il tram. Ma il governo deve sbloccarla"

Il cronoprogramma della ‘Rossa’ però specifica che al Pilastro "i cantieri sono suscettibili di modifiche". L’assessore Campaniello garantisce: "Vedremo la tranvia per le strade entro la fine del mandato".

L’assessore Campaniello (Schicchi)

L’assessore Campaniello (Schicchi)

Matteo Lepore e Michele Campaniello lo assicurano: lo stallo sul Passante non inficerà i lavori della ‘Rossa’. Anche se, guardando il cronoprogramma sul sito del Comune (www.trambologna.it), i cantieri al Pilastro previsti per il 2026 sono "suscettibili di modifiche temporali in funzione del Passante". Il sindaco però non ha dubbi: "Sul tram staremo nei tempi, non sono a rischio i finanziamenti. Sono più preoccupato per il Passante, perché finché non si sblocca il finanziamento non si sa quando parte il cantiere. Ma questo è un tema sul tavolo del governo". L’assessore alla Nuova mobilità lo segue a ruota: "I lavori del tram sono scissi da quelli del Passante. Ci sono alcune interferenze con i lavori della linea rossa in particolare, ma vedremo il tram così come ci siamo detti da cronoprogramma viaggiare sulle strade di Bologna auspicabilmente prima della fine di questo mandato".

Il botta e risposta continua, dunque. Dopo le dichiarazioni di Galeazzo Bignami (capogruppo di FdI alla Camera) ieri al Carlino, il presidente regionale Michele de Pascale sottolinea come "il Governo abbia dato una versione diversa" e risponde: "Bignami non deve dichiarare che è meglio il Passante di Mezzo rispetto a quello Sud: la scelta è se fare il Passante di Mezzo o non fare niente, dobbiamo essere onesti intellettualmente". Nel mezzo della polemica politica sull’opera nata per permettere al traffico autostradale bypassare il nodo di Bologna arrivano colpi dal centrodestra, con Marco Lisei, Francesco Sassone e Marta Evangelisti di FdI che danno la colpa a "30 anni di scelte sbagliate del Pd", e dal centrosinistra, con il segretario regionale dem Luigi Tosiani che chiosa: "Proporre alternative vuol dire di fatto cancellare l’opera".