Il Comune: "Sono solo sette i ragazzi fragili senza educatore"

L’amministrazione replica all’associazione per l’autismo: "Ore riorganizzate, la nuova cooperativa sta acquisendo il personale"

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"Negli ultimi 12 anni è stata costantemente aumentata la spesa per i disabili, e nonostante le problematiche acuitesi negli ultimi anni che hanno colpito gli enti locali, sono stati garantiti e mantenuti inalterati tutti i servizi già erogati, evitando tagli". Arriva a stretto giro di posta la replica dell’amministrazione comunale alla lettera al vetriolo inviata dalla presidente dell’associazione "Castello insieme per l’autismo" Francesca Marchetti che aveva definito il cambio di gestione del servizio educativo e assistenziale "un vero tsunami che si abbatte sugli alunni disabili", attaccando duramente il Comune. Una risposta circostanziata, quella del Municipio, che parte sottolineando come "negli ultimi 12 anni l’amministrazione abbia costantemente aumentato la spesa per i disabili, sin da quando il sindaco Fausto Tinti era assessore alla Scuola e si era attivato il servizio di assistenza con gli educatori anche a favore dei ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado, nonostante non ci fosse un obbligo normativo".

Secondo il Comune, "occorre riconoscere che i problemi di bilancio degli enti locali, come per le imprese, le famiglie, le associazioni e tanti altri soggetti attivi nella comunità sono oggi un dato oggettivo e una fondata preoccupazione. Problemi che si sono prima aggravati con la pandemia, poi con la guerra in Ucraina e la crisi internazionale e infine con la conseguente crisi energetica".

Per questa ragione va riconosciuto come la Giunta "nonostante questa situazione, anche quest’anno, abbia deciso di garantire e mantenere inalterati tutti i servizi già erogati, evitando tagli nell’impossibilità di aumentare la spesa e nonostante la previsione di maggiori costi per sostenere le utenze di edifici scolastici, impianti sportivi e sedi del volontariato". Nel nuovo anno scolastico, risponde in numeri l’Amministrazione, "i ragazzi con disabilità da sostenere sono passati dalle 84 unità dello scorso anno a 93. Per assicurare gli educatori a 9 ragazzi in più, si è proceduto con le scuole ad un lavoro di riorganizzazione delle ore, riducendole nei casi dove era possibile". Va precisato che dopo il cambio d’appalto "la nuova cooperativa sta acquisendo il personale: non tutti gli educatori in servizio con la precedente gestione hanno accettato di passare alla nuova. Oggi solo 7 ragazzi su 93 (tutti nelle scuole secondarie di secondo grado) sono in attesa di assegnazione degli educatori, ma il Comune ha dato la copertura economica per le ore necessarie". In conclusione, si difende il Municipio, "la spesa non è stata ridotta, sono state ridistribuire le ore per poter dare risposta a tutti. Inoltre, all’interno del monte ore assegnato, a ciascuna scuola è stata data la possibilità di rivedere la loro distribuzione. L’Amministrazione comunale non chiude mai la porta alle famiglie, ma stimola un lavoro collegiale Comune, famiglia, educatori, scuola, nella coscienza collettiva che le risorse a disposizione sono limitate".

Claudio Bolognesi

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