"Il ritorno di Casanova" di Schnitzler lo ha preso Guglielmo Ventura, insegnante elementare, sui gradoni del teatro comunale Laura Betti. Appena di fronte Alessandra Ciccotosto, esperta di marketing, a spasso con il suo Samuele di 5 mesi, ha portato a casa "Poesie per la libertà delle donne" di Landan e "La scelta" di Sparks.
Sotto il gazebo della gelateria bar Teatro, Igor Badin ha messo le mani su "La gara dei Supercuochi", di Geronimo Stilton e, infine, Gianluca Rizzi, studente di archeologia, non ha saputo resistere al fascino di "Tango e gli altri", romanzo di Francesco Guccini e Loriano Macchiavelli. Questi sono solo alcuni dei 200 titoli di romanzi di autori italiani e stranieri che, giovedì pomeriggio nel centro di Casalecchio, sono stati distribuiti gratuitamente da alcuni ragazzi che fanno parte del Consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi del Comune di Casalecchio, a giovani e anziani, mamme e nonni, baristi e negozianti, e lasciandoli su panchine e soglie dei portoni delle case. L’iniziativa faceva parte degli appuntamenti casalecchiesi del "Maggio dei libri", la campagna nazionale di promozione della lettura e vi ha partecipato anche un altro gruppo di ragazzi seguiti dagli educatori di strada. I ragazzi del Ccrr erano coordinati da Isabella Marenzi di Nuove Generazioni, cooperativa sociale casalecchiese. Per il Ccrr, invece, erano presenti i gemelli Anna e Paolo Rugiero (1ª A), Rayan Moussaid (1ª B), Aurora Hoxha (1ª C), Giorgia Gardenghi (1ª D), Rachele Grandi e Leonardo Orefice (1ª E) delle scuole medie Marconi. Per le medie Galilei era presente Matteo Antonio Frascà (1ª E), mentre per le medie Moruzzi c’erano Andrea Drusiani (2ª D), Cesare Collina (1ª A) e Kori Tsapralis (1ª D).
"Questi volumi – ha rivelato Monica Grilli, responsabile della Biblioteca Cesare Pavese di Casalecchio – ci sono stati donati dai casalecchiesi. Dopo opportune verifiche abbiamo deciso di donarli ai cittadini, visto che abbiamo un’altra copia. Nella nostra biblioteca ci sono anche edizioni rare, come un libro esposto alla mostra su Pasolini".
Nicodemo Mele
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