Domani e domenica tornano le giornate Fai d’autunno e a Bologna e Provincia saranno numerosi gli scrigni nascosti, normalmente non visitabili, che apriranno al pubblico. Quest’anno per la prima volta si potrà visitare anche Palazzo Malvezzi, sede istituzionale della Città Metropolitana e noto edificio storico. "Vogliamo includere più persone possibili, quindi alcune visite saranno in francese, albanese e rumeno grazie al lavoro di ‘Fai ponte tra culture’" spiega Pietro Acri, capo delegazione Fai di Bologna. Anche la Banca d’Italia, che è tuttora una filiale in attività, sarà riaperta dopo che lo era già stata in occasione di Bologna Portici quest’estate. Per ragioni di sicurezza l’ingresso sarà consentito solo presentando un documento d’identità.
Bologna è da sempre una città studentesca, e non solo per l’Alma Mater: un altro edificio accessibile questo weekend sarà infatti il Collegio artistico Venturoli, che dal 1825 è una delle istituzioni principali per la formazione artistica di giovani. Non mancheranno luoghi sacri: sarà possibile riscoprire parte del complesso del Santuario del Corpus Domini, dove Santa Caterina de Vigri nel 1456 creò il primo monastero di clarisse in città.
Per quanto riguarda il territorio metropolitano, saranno quattro le aperture nel Comune di Medicina, organizzate dal gruppo Fai Savena Idice Sillaro, per riscoprire la storia agricola oltre che la biodiversità dell’ambiente naturale dell’oasi del Quadrone. Altro importante appuntamento sarà a Pieve di Cento, per la prima volta dopo i danni del terremoto del 2012 verrà riaperto il cantiere, ancora in corso, della Chiesa seicentesca dei Santi Rocco e Sebastiano. "Sentiremo le voci dei restauratori che stanno concludendo un percorso di cura delle ferite che il terremoto ha lasciato, per noi ha un importante valore simbolico" commenta il sindaco Luca Borsari.
Per la partecipazione alle visite non è prevista alcuna prenotazione, è invece necessario un contributo libero al Fai. Gli orari variano in base al singolo ente, e tutte le informazioni a riguardo sono reperibili sul sito www.giornatefai.it
Alice Pavarotti