
Lorenzo De Silvestri intervistato ieri sera dal giornalista Emilio Marrese in apertura di ’Tutto esaurito - Il Festival dello stress’
Lo stress fa parte della vita di tutti, ma cosa significa affrontarlo sotto i riflettori? Oggi e domani torna Tutto esaurito – Il Festival dello stress che, arrivato alla sua terza edizione, fa di nuovo tappa al Cinema Bellinzona e avrà come ospiti sul palco il presidente della Regione Michele de Pascale e, domani sera, l’attore e showman Flavio Insinna. I due personaggi affrontano con ironia e profondità il tema dell’ansia, ognuno nel proprio mestiere, insieme al giornalista e ideatore della rassegna Emilio Marrese e a tre professionisti della psicoanalisi. L’ingresso per i due incontri è gratuito ed è possibile prenotare il biglietto sul sito www.siproduzioni.it. Ogni titolare di una mail può prenotare al massimo due biglietti.
L’ansia per le decisioni da prendere, la responsabilità della collettività, imparare a gestire le critiche della cittadinanza. Sono molti i momenti in cui una figura politica di un Paese potrebbe sentirsi sotto stress. Situazioni in cui difficilmente un ’normale’ cittadino potrebbe trovarsi. Infatti, sarà proprio il presidente della Regione questa sera a salire sul palco per raccontare quali sono stati e come ha gestito i momenti di stress che il fare politica hanno fatto sorgere in lui. Cambiando completamente ambito ieri, in apertura della rassegna, ha parlato di cosa significa gestire lo stress il campione del Bologna Lorenzo De Silvestri. "Noi calciatori da giovani abbiamo troppo tempo libero e troppi soldi a disposizione: gestire tutto questo è molto difficile – ha raccontato il capitano rossoblù –. Poi c’è lo stress dei media, del tifo, dei dirigenti, lo stress della competizione".
La Champions riconquistata con il Bologna è stato un momento indimenticabile. Ma ha avuto un retrogusto amaro per Lollo, escluso da Italiano dalla lista. "Mi ha fatto stare molto male quando è uscita l’elenco – ha ammesso –. Mi sentivo protagonista di quella cavalcata. Ho passato due giorni difficili. Il primo allenamento non ero me stesso, il mister se n’è accorto e mi ha detto: dai, risolviamola. È stato un grande".