Un fiume di legna che dice molto su mesi interi di lavori di ripulitura dei fiumi che, forse, non sono stati fatti in modo risolutivo. Sono immagini che fanno paura quelle che arrivano da sant’Antonio di Medicina e da via Olmo. Cumuli di tronchi che otturano le campate del ponte sul fiume Idice e del ponticello sul torrente Quaderna. Foto che rimandano inevitabilmente a quella di settembre a Boncellino, nel ravennate. Ora, a Medicina, come allora a Boncellino, le polemiche dei cittadini rimbalzano sui social network, ma di tempo non ce n’è più: le piogge stanno per tornare, incessanti, per tutta la giornata di oggi (sabato, ndr) e le sensazioni non sono buone. Ma da dove vengono questi detriti legnosi, perchè si sono bloccati lì, ma soprattutto perchè sono bastate le piogge di una notte per provocare un accumulo di tale portata? A rispondere è il sindaco di Medicina, Matteo Montanari, già delegato metropolitano alla ricostruzione post alluvione: "I problemi sono due: la vegetazione che, per quanto si pulisca, rimane nei fiumi e le alberature che sono presenti sulle sponde e che, in casi di piena, vengono trascinate via dalla corrente a causa anche della struttura argillosa delle nostre montagne. Abbiamo fatto di tutto, in questi mesi, per pulire gli alvei del territorio, certo è che se una volta si trattava di eventi sporadici adesso si tratta di eventi che si verificano a cadenza bisettimanale, causando una situazione critica per i ponti, che vengono pressati da piene e detriti, ma anche per la macchina operativa". Il lavoro, spiega Montanari, non si è fermato neppure ieri: "Nel pomeriggio siamo intervenuti tempestivamente per rimuovere la vegetazione accumulatasi, in vista del maltempo previsto". In serata è stata chiusa la statale 253 Bis ‘Trasversale di Pianura’ a Medicina, i Vigili del fuoco si sono messi subito al lavoro per liberarla. La polemica politica, però, si è subito infiammata. A parlare la Lega per voce del consigliere regionale Daniele Marchetti: "Il legname ammassato nell’Idice sotto al ponte di Sant’Antonio è frutto di tagli non rimossi? La Regione faccia chiarezza. Presenterò un accesso agli atti per verificare le misure effettivamente adottate per mantenere il corso d’acqua libero da ostacoli. Dobbiamo capire se quel materiale legnoso è stato portato naturalmente dalle correnti o se si tratta di residui di tagli non rimossi. La corretta manutenzione del torrente è essenziale per garantire la sicurezza dei cittadini".
E a San Lazzaro arriva in vista dell’allerta rossa l’ordinanza di evacuazione che riguarda i cittadini che vivono nei pressi di Idice, Zena e Savena con accoglienza al PalaYuri: "Ordine di evacuazione per seminterrati e piani terra delle abitazioni adiacenti ai corsi d’acqua" per tutta la giornata di oggi. Previsto anche lo sgombero dei garage, si raccomanda di spostare in luoghi lontani dai corsi d’acqua le proprie automobili. L’ordinanza riguarda le abitazioni nelle seguenti strade: Ponticella, via Benassi da incrocio con via San Ruffillo a via dei Gelsi, solo civici pari; località Farneto, in via Jussi 117a, 117c, 117l; via Jussi da 135a/b/c/d/e/f a 167, solo civici dispari; via Jussi da 160 a 186, solo civici pari; via Jussi da 160 (tutte le lettere) fino al 166; via Jussi 176l; via Molino Grande 4; via Pedagna 10; via del Seminario 11a, 11b, 11c, 13, 15, 102; via Emilia 371; via Castiglia 4; via del Fiume tutti i civici, via Ca’ bassa 23, 25, 27, 29; via Fonde’ 24; via Andreoli 14, 14a, 16, 18, 57".